Mercoledi’ 14 marzo “A simple life” e’ stato protagonista dell’uscita degli Amici del Cinema.
Come da buona abitudine apriamo lo spazio dedicato a tutti i commenti, critiche e spunti di discussione che vorrete lasciare sul film.
Dati Tecnici
Regia: Ann Hui
Con: Andy Lau, Deannie Yip, Anthony Wong e Tsui Hark.
Durata: 117 min
Trama del film
“Il commovente rapporto tra il giovane maestro Roger e Tao Jie, la governante di famiglia, accanto a lui sin dai primi anni dell’infanzia. Ispirato a una storia vera.”
Un film intelligente e sensibile , che smuove e commuove.
In poco meno di due ore la vita umile di una donna scorre davanti ai nostri occhi, svelando che il legame più profondo tra le persone non è creato da grandi gesti e da parole roboanti, ma dalla silenziosa attenzione ai dettagli più accurati. L’amore per gli altri si incarna in silenziosi gesti di accudimento : un cibo prelibato, accuratamente preparato, un paio di calze di lana per scaldare i piedi….nulla a che vedere con la falsa dimostrazione di carità e solidarietà di chi compie del bene solo come gesto da mostrare agli altri con una telecamera….
Il fiilm mi ha emozionato, è bello il personaggio di Chung Chun – Tao, una donna semplice, umile, ma allo stesso tempo determinata (non ammette che appena entrata alla residenza per anziani un signore le manchi di rispetto, a causa delle sue umili origini). Quando queste persone ti vengono a mancare, capisci tante cose, la semplicità, l’educazione, il rispetto, la disciplina non le trovi al centro commerciale.
Trovo straordinariamente calzante il commento di Stefano, al quale non mi sento di aggiungere nulla, se non che l’ho trovato incredibilmente pervaso di tenerezza. Diversamente da Carolina ho invece pensato, mentre scorrevano i titoli di coda, che fosse uno dei titoli più azzeccati che potessero trovare, per descrivere una vita che forse dall’esterno sembra ordinaria ma che invece secondo me è ricca di amore e di capacità di donare.
A me non e’ dispiaciuto.Mi ha fatto tenerezza.Non e’ un film di molte parole,e questo e’ tipico degli orientali,ma proprio per questo,lascia spazio nel corso del film alla riflessione.Non ci sono vite semplici.Per tutti ci sono momenti di tristezza,di malattia,solitudine…..ecco perche’ forse l’avrei intitolato….an ordinary life…al posto di simple life.Comunque i mio voto ‘ 6 e mezzo.
E’ un film da approcciare con spirito lieve e cuore disponibile a lasciarsi andare al lento fluire della vita, incarnata cosi’ leggermente dalla straordinaria protagonista Deannie Yip.
Solo cosi’ secondo me si riesce ad apprezzare al meglio “A simple life”, una storia semplice dove il dolore e’ attutito dalla necessarietà di ogni istante della propria esistenza, compresa la morte e il sorriso, la disponibilità verso gli altri, l’altruismo sono una modalità vera e sincera del proprio essere.
Molto intenso anche Andy Lau che per una volta si cimenta in una parte meno violenta del solito (non come ad esempio in “La foresta dei pugnali volanti”).
Divertente il cameo iniziale di Tsui Hark, uno dei registi piu’ famosi (anche qui da noi) del panorama di Hong Kong.
Infine per un plauso alla Tucker Film, una piccola società di produzione friulana che si e’ dedicata all’impresa meritoria di dare visibilità ai film asiatici nel nostro paese.