In questi giorni è in programmazione sugli schermi italiani “Detachment”, dramma surrealista sulla decadenza del sistema educativo americano, ultima opera del regista sessantenne Tony Kaye.
Da sempre attivo su temi importanti come razzismo, aborto, precariato e questione mediorientale, che ha portato sullo schermo come denuncia della società contemporanea, Tony Kaye si può certamente definire una delle figure più interessanti del panorama cinematografico. Possiede la rarissima sensibilità di tirar fuori “l’anima” da ogni attore con cui lavora ed è proprio da qui che nasce la sua potenza registica di “colpire” il pubblico. Tony Kaye ha uno stile unico, in grado di fare regia, fotografia e allo stesso tempo operatore di macchina.
Dal punto di vista della produzione cinematografica Kaye conquistò fama mondiale nel 1998 con il suo film d’esordio ” American History X”, interpretato da Edward Norton.
La pellicola, dedicata al tema del razzismo e della conseguente tensione sociale negli Stati Uniti, fu realizzata non senza difficoltà. A guardare il prodotto finito non si direbbe, ma sono molte le traversie che hanno caratterizzato la realizzazione di American History X. Irritato dallo scarso feeling con gli executive della New Line e – pare – dai rimaneggiamenti in sede di montaggio operati dal protagonista Edward Norton, il regista Tony Kaye – all’esordio nel lungometraggio a soggetto – minacciò di comparire nei credit con un nome fittizio, possibilità però negatagli dalla produzione. Per tutta risposta, Kaye intentò una causa plurimilionaria nei confronti della New Line. E’ facile intuire come simili dissidi avrebbero potuto inficiare pesantemente il risultato finale, eppure l’esito di questa tumultuosa gestazione è un film sorprendentemente potente ed efficace, per quanto crudo e violento.
In seguito ad American History X Tony Kaye ha diretto altri film, tra cui anche il recente thriller “Black Water Transit” (2008), ma il suo talento artistico poliedrico ( è anche pittore, fotografo e compositore) si è soprattutto espresso in campo pubblicitario con la realizzazione di filmati commerciali di importanti marchi come Volvo, Adidas, Guiness, Pampero, Tiscali. Nel 2011, tra l’altro, ha ufficialmente firmato un rapporto di collaborazione esclusiva per Italia e Spagna con Filmmaster, tra le più note case di produzione pubblicitarie internazionali.
Come autore di documentari nel 2006 ha realizzato il pluripremiato “Lake of fire”, un interessantissimo documentario in bianco e nero sullo scottante dibattito relativo al tema dell’aborto negli Stati Uniti.
Infine, va ricordato che Tony Kaye ha anche realizzato video musicali di grande successo, come “Dani California” dei Red Hot Chilli Peppers e “God’s Gonna Cut you Down” del grandissimo Johnny Cash.