Il doppiaggio e le sue origini

Parliamo di doppiaggio, ovvero “l’operazione mediante la quale la colonna sonora originale contenente il dialogo di un film viene incisa nuovamente, sia per tradurla in altra lingua, sia per migliorarne la qualità o per sostituire alla voce di taluni interpreti quella di altri nella medesima lingua. Si dice anche doppiato.”  

 

Storicamente è nato nel 1933, resosi necessario dall’esigenza delle grandi case di produzione americane di distribuire i propri film anche nel continente europeo.
Dall’avvento del sonoro nel 1927 venne utilizzata la tecnica delle versioni multiple: questa comportava che gli attori recitassero più volte lo stesso film, ogni volta in una lingua diversa, leggendo sul gobbo la pronuncia fonetica.

Con l’invenzione del doppiaggio, l’ostacolo della lingua diversa da stato a stato fu superato e l’Italia, in particolare, fu prodiga di veri talenti in materia.

I nostri doppiatori spaziano dai film ai telefilm, dalle soap opera agli anime, dai documentari alla pubblicità sempre con la massima professionalità e bravura.
Il loro lavoro infatti non consiste solo nel prestare la voce ad un personaggio, ma anche nell’interpretarlo. Si potrebbe dire che il doppiaggio sia una recita nella recita e la voce cambia a seconda del personaggio, spesso lasciando lo spettatore spiazzato.


Cito, per esempio, un Carlo Valli fenomenale nel doppiare Robin Williams e le sue mille imitazioni e letteralmente agghiacciante come voce del serial killer Ghostface.

 


Oppure il compianto Claudio Capone, la voce storica e rassicurante dei documentari di Piero Angela e quella arrogante e strafottente di John Travolta in Face Off.

 


E che dire di Maria Pia di Meo/Meryl Streep? Voce arrogante e strascicata in “She Devil”, drammatica in “Kramer contro Kramer” o “Heartburn – Affari di cuore”.

 


L’elenco sarebbe lungo, quindi per il momento mi fermo qui.
Mi preme solo sottolineare che in questo articolo si parla di doppiaggio. Che poi sia preferibile guardare i film o altro in lingua originale (immagino gli anime) per poter apprezzare pienamente la recitazione di un attore o di un’attrice, questo è un altro discorso…

 

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