Questo e’ lo spazio dedicato a tutti i commenti, critiche e spunti di discussione che vorrete lasciare sul film “Tutti i santi giorni”.
Dati Tecnici
Regia: Paolo Virzì
Con: Luca Marinelli, Micol Azzurro, Thony, Giovanni Laparola e Benedetta Barzini.
Durata: 102 min
Trama del film
“Guido e Antonia stanno insieme pur avendo caratteri opposti: lui è colto, mite e paziente; lei è nervosa, permalosa e ignorante. Lui lavora di notte come portiere in un hotel, lei di giorno come impiegata in un’azienda di autonoleggio. Un bel giorno decidono di avere un figlio.”
Bello ed emozionante il nuovo film di Virzì. Permeato fino al midollo dalla parola amore.
Un amore complesso, strambo, improbabile tra due personaggi che ti senti quasi di abbracciare subito perché sono come noi, con le nostre particolarità, i nostri difetti e, speriamo, i nostri lati positivi!!
Una leggerezza nei toni che si mischia perfettamente ai momenti più drammatici.
È poi ci sono le canzoni di Thony così delicate, così malinconiche, così romantiche che ti sembra quasi che non possano essere sostituite da nessun altro brano.
Insomma uno dei migliori Virzì di sempre, annata DOC 2012!!!
Magnifici i due protagonisti di “Tutti i santi giorni”. Lui uomo, nonostante odi la violenza, non viva per affermarsi sul lavoro, stiri, faccia da mangiare non ami il calcio e soprattutto legga un libro appena ha un attimo libero. Lei, donna nonostante non possa avere avere figli, viva di notte, non sappia cucinare e pulire la casa, sia disordinata e, come tutti gli artisti, privilegi il sogno alla praticità. Vivono, amandosi, in una società che li considera esseri mancati, per le stesse ragioni per le quali loro invece si amano.
Gli elementi della trama, la ricerca della maternità,le visite in clinica, la fecondazione assistita sono tutti utilizzati per raccontare ciò che sta a cuore a Virzì: due persone normali ancora in grado di amare, in un mondo capovolto, abbruttito dalla violenza, dai reality, dai falsi miti, dalla maleducazione, dalla grettezza.
Tutto questo è raccontato con la solità lievità, che qui in più punti diventa vera e propria commedia facendoci ridere di gusto. Indimenticabile la scena finale, che è poi anche l’inizio, e che definirei alla “Roberto Benigni” tanto poetica, quanto spassosa. Bellissimo.
Oggi sono andata a vedere il bellissimo film di Paolo Virzì: TUTTI I SANTI GIORNI.
Mi piacciono tutti i films di Virzì perchè sa rendere temi quotidiani con una tale ironica leggerezza, senza però essere superficiale, in maniera personale e fantastica. I temi che tocca qui in assoluto sono : il desiderio di un figlio e la procreazione assistita, la violenza domestica, le evoluzioni e le difficoltà di coppia. Sono così diversi Guido ed Antonia che si stenta a credere che possano convivere da 6 anni. Vedere questo film, che a tratti è anche molto poetico, è una boccata di aria fresca. Ho provato molta tenerezza, ho riso e mi son commossa e sentita partecipe. Direi un film riuscito che valorizza le emozioni, le fragilità umane, le paure e tanto i sentimenti. Io ve lo consiglio vivamente, si esce sereni. E’ proprio in stile VIRZì PURO…..
Secondo me Paolo Virzì è proprio innamorato…..dopo aver regalato il ruolo della sua carriera a sua moglie Micaela Ramazzotti ne La prima cosa bella con Tutti i santi i giorni il regista fa un film sulla purezza dell’amore un sentimento molto vicino a quello rappresentato nel dolce stil novo.
Prendendo spunto dal libro dell’amico Simone Lenzi “La generazione” , Virzì racconta la storia d’amore tra Guido e Antonia. Lui laureato, latinista e dotto all’ennesima potenza portiere di notte in un albergo di lusso….lei lavora in un agenzia di noleggio auto, ha una voce che ti puoi innamorare purtroppo canta in pub di borgata che non ne apprezzano il talento.
Dopo 6 anni di convivenza non protetta decidono di fare un figlio……ma tra gli spermatozoi pigri di lui e le cavità contorte di lei questo non sembra possibile……
Il tema della fecondazione assistita è solo un pretesto, Virzì mette in evidenza la purezza dei sentimenti e la difficoltà di amarsi in questo modo dentro un’ambiente decisamente cafone e aculturato.
La cosa curiosa, scorrendo la filmografia del regista livornese, è che lui identifica in Roma questi elementi decisamente negativi (sia in Tutta la vita davanti che in Caterina va in città lui rappresenta una Roma lontana dal Colosseo o da una visione Alleniana ma decisamente periferica e coatta)……evidenziati ancora di più dal fatto che il protagonista è un intellettuale toscano (che coincidenza).
Stilisticamente parlando Virzì si allontana dal suo modo di girare facendo di Tutti i santi giorni un film che ricorda gli Indie americani che partecipano al Sundance con un cast giovane, fresco e particolare con un Luca Marinelli molto bravo a rappresentare la forza dell’amore gentile accompagnato da un senso dell’umorismo graffiante (si ricordano le colazioni al letto accompagnate dalla tragica storia del santo del giorno….ma anche la risolutezza con cui si riconquista l’amore della sua bella con richiamo alla scena dell’autobus de “Il Laureato”) e la scoperta Thony (autrice anche della colonna sonora) arrabbiata, sbandata e un po’ troia con tanto bisogno di un punto di riferimento.
Pur non essendo un capolavoro, Tutti i santi giorni è un’opera transitoria che si lascia ben vedere e che ti fa tanto bene al cuore……perché comunque All you need is love…
Voto 7
Ho amato molto il primo Virzì, quello adolescenziale (da Ovosodo a Caterina va in città), forse visti i mie anni dovrei farmi qualche domanda. Non mi aveva entusiasmato con Tutta la vita davanti, mentre la Prima cosa bella l’avevo trovato molto piacevole.
In questo film si misura nuovamente con sentimenti “adulti” dove probabilmente fa più fatica a trovare leggerezza ed ironia. Molti personaggi sono inseriti in modo molto casuale senza un vero significato (prendiamo ad esempio il ginecologo del vaticano), la storia si dipana quasi per episodi alcuni gradevoli altri meno, qualche volta si ride, ma manca quel sorriso che accompagna i suoi film migliori. Eppure i due attori sono bravi e molto credibili, ma il risultato è un film si piacevole, ma che si dimentica troppo facilmente, da Virzì ci si può aspettare di più
Fra tutto questo la scena di lui che sogna i tre gemelli, mi ha subito ricordato Woody Allen in Tutto quello che … una scena davvero esilarante.
Non concordo: il filo conduttore della storia c’è eccome: è l’amore vero tra due persone che si amano per le stesse ragioni per cui “la società” li considera dei perdenti.
Per me Guido resta un personaggio indimenticabile: magari l’avessi incrociato io nella vita un uomo così. Altrettanto indimenticabili sono le canzoni di Antonia (Thony) che andrò a cercare in CD.
Lo trovi su iTunes store, c’è sia Birds (il cd da cui son tratti i pezzi della colonna sonora) che la colonna sonora del film Noi abbiamo optato per il cd anche perché la canzone dei Virginiana Miller non si può proprio sentire!:-D