Di nuovo in gioco

Mercoledì 5 dicembre “Di nuovo in gioco” e’ stato protagonista dell’uscita degli Amicinema.

Come da buona abitudine apriamo lo spazio dedicato a tutti i commenti, critiche e spunti di discussione che vorrete lasciare sul film.

Dati Tecnici
Regia: Robert Lorenz
Con: Clint Eastwood, Amy Adams, Justin Timberlake, John Goodman e Matthew Lillard.
Durata: 111 min

 

Trama del film
“Con l’avanzare dell’età, un anziano scopritore di talenti del baseball perde la capacità di riconoscere le nuove promesse. Insieme alla figlia, si mette in viaggio per la sua ultima missione, direzione Atlanta, per visionare un giovane futuro campione.”

 

Trailer
http://youtu.be/Zyb7vAk1xoc

Questa voce e' stata pubblicata in Film e contrassegnata con , .
  1. Stefano Chiesa scrive:

    Sarà che sono entrato in sala molto prevenuto aspettandomi il peggio, ma alla fine non sono uscito molto deluso da “Di nuovo in gioco”.
    Si il film e’ davvero scontato, i dialoghi sono terra terra, la sceneggiatura banale, la regia approssimativa, si il personaggio di Eastwood sembra una copia di quello interpretato in “Gran Torino”, si Justin Timberlake e’ sempre un cane a recitare, Amy Adams e’ la quintessenza della “carineria” vuota e senza contenuti…. si si tutto questo… ma alla fine il meccanismo emotivo mi ha preso e mi sono lasciato prendere dal rapporto padre-figlia e dalla vittoria finale dell’esperienza sulla spocchiaggine…
    Per una serata davvero senza pretese nella quale volete spegnere la mente e lasciarvi andare a un facile sentimentalismo… beh la scelta di questo film potrebbe fare al caso vostro !!!
    Ah dimenticavo… vedere Clint mangiare all’inizio una scatola di carne SPAM mi ha ricordato i Monthy Python e il loro famoso sketch televisivo…
    Clint avrà accettato questa parte solo per fare un piacere a Robert Lorenz, suo patner nella casa di produzione Malpaso ? La domanda e’ quasi certezza….

  2. Elena Costa scrive:

    Questa volta direi che questo film potrebbe essere stato più un telefilm che un film.
    Piacevole sicuramente ma che non smuove l’emozione e la storia del cinema. Molto americano in tutto e talmente scontato, prevedibile e banale che si potevano immaginare le evoluzioni e persino le battute della scena successiva…Baseball e conflitti padre-figlia, un deja-vù.
    Dico anche che se non ci fosse stato Clint Eastwood (sempre bravissimo e incartapecorito dal tempo e comunque anche lui come personaggio un replay di quelli precedenti) questo film non se lo sarebbe filato quasi nessuno.
    Direi che si può tranquillamente vivere anche senza vederlo.

  3. Omer Loncours scrive:

    Un film in cui il Baseball fa da trama non può che essere tipicamente americano. Qyesto sport incarna completamente la mentalità americana e contamina ogni famiglia americana (neri esclusi perchè preferiscono il basket). Il primo regalo di ogni bambino in grado di camminare, sarò un gunatone ed una palla, ma non è solo questo che lo rende così americano. Nel Baseball, come abbiamo visto in Money Ball, le statistiche la fanno da padrone, è uno sport che è effettivamente possibile ricostruire ed interpretare da un foglio di carta e dai numeri, è uno sport dove le tradizioni non sono mai cambiate, si usa ancora la mazza di legno e le stesse divise, dove ogni gesto è ripetuto in modo maniacale, sia quelli dentro che quelli fuori dal campo. E’ per questo che le due scene rivelatrici di cos’è il baseball per gli americani sono, quando Mickey ordina gli hot dog senza darli al padre, un rituale a cui non può proprio sfuggire, e quando all’ultima partita il ragazziono viene colpito dal lanciatore (cosa non molto usuale), le sue battute prima e dopo sono l’essenza di quello sport.

  4. Luca Tavian scrive:

    Un filmetto.

    Il ruolo di Billy Clark, il giocatore che dopo aver visto la propria famiglia ricomincia a giocare bene, è interpretato da Scott Eastwood, il figlio di Clint

Lascia un Commento