Visti per voi

Ecco qualche anticipazione sui film in uscita (con i nostri personalissimi giudizi).


STA PER PIOVERE di Haider Rashid: il dramma tutto italiano delle “seconde generazioni”

Uscita: 2 maggio

Le “seconde generazioni” sono i figli, nati in Italia, di genitori stranieri privi di cittadinanza italiana. Pur essendo italiani a tutti gli effetti vivono in una sorta di limbo legale: non sono riconosciuti dalla legge come “italiani”, ma in quello che per la nostra legge dovrebbe essere il loro paese in genere non hanno mai messo piede. Che cosa sono dunque? Non tutti hanno la fortuna di chiamarsi Mario Balotelli…

Una riflessione su un paese che, tra gli innumerevoli difetti, ha anche quello di essere lontanissimo da quel multiculturalismo a cui, a parole, sostiene di aspirare. Multiculturalismo che, dice il giovane regista Haider Rashid (che condivide parzialmente la condizione del protagonista del suo film, essendo figlio di un iracheno, ma di madre italiana, quindi senza problemi di cittadinanza) potrebbe rappresentare invece una risorsa per i difficili anni che abbiamo davanti.

La storia. E’ quella di Said (Lorenzo Baglioni), un trentenne dall’accento marcatamente fiorentino, nonostante i genitori algerini, che studia e lavora come panettiere part-time. A seguito del suicidio del direttore della fabbrica in cui lavora il padre, non gli viene rinnovato il permesso di soggiorno e riceve un decreto di espulsione. L’Italia, il paese in cui è nato e cresciuto (e per cui tifa regolarmente ai mondiali di calcio) gli intima di “tornare a casa”, cioè in un paese, l’Algeria, che non ha mai visto in vita sua. Said decide quindi di intraprendere una personale battaglia sociale.

Giudizio. Il film è ben girato e ben recitato (Lorenzo Baglioni e Mohamed Hanafi, nella parte del padre, su tutti). Intenso, amaro, commovente. Da vedere anche solo per la questione, ancora troppo poco nota, che affronta. Voto: 8

Qui il trailer.

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EFFETTI COLLATERALI di Steven Soderbergh:

USCITA: 1 maggio

Dopo Contagion Soderbergh torna a colpire il settore della sanità. Mischiando, come nella sua precedente prova, situazioni reali e fantasia. Questa volta a essere oggetto della critica sociale del regista è il business degli psicofarmaci, che le case farmaceutiche immettono in continuazione sul mercato senza averne verificato con sufficiente accuratezza gli effetti collaterali. A pagarne le conseguenze sono, quindi, molto spesso i pazienti.

La storia. E’ quella di Emily, giovane donna newyorkese malata di depressione, a cui viene prescritto da un fascinoso psichiatra (Jude Law) un nuovissimo psicofarmaco. A consigliarglielo era stata pochi giorni prima, la misteriosa dottoressa Victoria Siebert (Catherine Zeta-Jones)… Non diciamo altro, per non rovinare i numerosi colpi di scena.

Giudizio. Il film vorrebbe mettere sotto accusa il business degli psicofarmaci, peccato che arrivi in un momento in cui questo business è in calo e i controlli sempre più rigorosi. Del resto la critica sociale lascia presto il posto a quello che è il vero volto del film: un thriller denso di colpi di scena, in cui il realismo e gli intenti “nobili” vanno a farsi benedire. Come Contagion, anche in questo caso il risultato è un film macchinoso, poco realistico e neanche troppo avvincente. voto: 6

Qui il trailer.

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