Mercoledì 30 ottobre “La vita di Adele” e’ stato protagonista dell’uscita degli Amicinema.
Come da buona abitudine apriamo lo spazio dedicato a tutti i commenti, critiche e spunti di discussione che vorrete lasciare sul film.
Dati Tecnici
Regia: Abdellatif Kechiche
Interpreti: Adèle Exarchopoulos, Léa Seydoux, Jeremie Laheurte e Catherine Salée.
Durata: 187 min
Trama del film
“Adele, una liceale di quindici anni, aspetta il grande amore e un giorno lo intravede in Thomas, giovane tenebroso ma cordiale. Lo stesso giorno però Adele incontra anche una ragazza dai capelli blu che ogni notte diventa protagonista dei suoi sogni e desideri più intimi. Adele prova a concedersi a Thomas ma si rende conto di non riuscire ad essere completamente sua e di provar attrazione per le ragazze. Grazie a un amico ha la possibilità di rintracciare la ragazza dai capelli blu e lasciarsi travolgere dal suo passionale sentimento.”
Cosa rende questo film speciale? Sa parlare senza annoiare di un tema trattato da sempre e ne dà angolature diverse. Film che tratta l’amore in senso universale, senza badare al sesso, anzi, questa diversità ne diventa strumento di uguaglianza. Molto bello il fatto che passi attraverso ciò che fa interessante la vita: la letteratura, l’arte, il cibo. Ho trovato straordinaria la carnalità che non si ferma al puro atto sessuale, ma viene evidenziata nel continuo leccarsi le dita a tavola, nel cibo che è succoso e che tutti gustano. I colori…il blu dei capelli e il blu del vestito alla fine…La cinepresa talmente vicina ai volti che pare farci entrare nella persona stessa e nel suo sentire. E poi Marivaux dove magari inizialmente non si ci si fa caso, ma completa il quadro, con la spiegazione del senso del ‘colpo di fulmine’ e del sentirsi privati di qualcosa a cui si è rinunciato…Bellissimo. Io ho anche notato quel ciuffo di capelli iniziale di Adele che le tagliava il viso sempre a metà, così simbolico che infatti poi quasi scompare man mano che trova la sua strada. Una gran bella storia di amore e passioni, di sentimenti, di sociale, tanto equilibrata e ben trattata. Veramente un bel film. Non aggiungo altro visto che tutti gli amici cinema ne han già trattato ampiamente.
Al centro della vicenda narrata da Kechiche c’è il tema dell’omosessualità, ma l’omosessualità non è il tema centrale di questo film che, in realtà, tocca un tematica di più ampio respiro : il legame indissolubile tra amore e appartenenza sociale e culturale. Adele, la protagonista, incontra Emma e conosce con lei la forza della passione, del desiderio, della carnalità, vive la dimensione esclusiva ed assoluta di un sentimento d’amore che non si preoccupa delle differenze culturali e sociali. L’idillio sembra assoluto ed indissolubile, ma Adele, ben presto, si scontrerà con il mondo reale e dovrà crescere ed andare avanti, facendo i conti con un mondo sociale, dove differenza sessuale, ma anche e soprattutto differenza sociale e culturale creano separazioni e divisioni. Kechiche ha la grande capacità di svelare, di mettere a nudo con profondo realismo la verità della vita, incarnata dalle due brave e bellissime protagoniste. I numerosissimi primi piani e le scene volutamente dilatate ci consentono di entrare nelle loro vite per comprendere senza veli e senza filtri il loro modo di sentire e di vivere la vita. E’ un film che emoziona e coinvolge, anche se in alcune scene eccede in lunghezza…
Arriva nelle sale il fresco vincitore dell’ultima palma d’oro al festival di Cannes, il film che ha fatto innamorare il presidente Spielberg il quale, oltre al premio principale, ha forzato il regolamento riconoscendo due menzioni speciali alle due protagoniste…….
E vedendolo si capisce il perché di tanto amore per la pellicola, La vita di Adele è un romanzo di formazione; è l’educazione sentimentale della quasi adulta Adele verso il grande amore che la farà diventare donna.
Il film apre proprio con le pagine de La vita di Marianna di Marivaux e in particolare con la frase “Io sono una donna e questa è la mia storia”..,…..libro che il professore di lettere fa leggere alla sua classe per far capire l’importanza di quel sentimento forte che genera un colpo di fulmine……
E quel colpo di fulmine Adele lo prova per una particolare ragazza con i capelli blu…..Emma.
Per la giovane Adele questo brivido la mette davanti alla sua natura, nonostante sforzi l’approccio con l’altro sesso e vive in maniera conflittuale l’iniziale rivelazione (molto intenso e’lo scontro con le amiche davanti alla scuola e qui si vede la mano del regista de La schivata) lei prende piena coscienza della sua sessualità e da questo momento il regista prende in mano il film mettendo in scena un’intensa e straziante storia d’amore.
Kechiche la racconta in tutta la sua carnalità ( con scene di sesso esplicite che non risultano mai volgari o pornografiche anzi vengono rappresentate in una sorta di verismo sessuale che evidenzi l’intesa di coppia tra le due protagoniste) e in tutta la sua passionalità anche grazie alla bravura delle due attrici Adèle Exarchopoulos e Léa Seydoux che con i loro sguardi, baci, grida e pianti ci fanno emozionare per tutte quasi le tre ore che volano via……da vedere la scena rivelatoria del tradimento e quella toccante del rincontro al bar per capire di cosa sto parlando…..
Bellissima la scena finale con la quale il regista fa capire che la storia di amore con Emma è uno dei tanti capitoli che compongo la vita di Adele pronta ad andare avanti da sola lasciandosi alle spalle tutto la sofferenza e tutto l’amore che ha dato….
Voto 8