Questo e’ lo spazio dedicato a tutti i commenti, critiche e spunti di discussione che vorrete lasciare sul film “Zoran il mio nipote scemo”.
Dati Tecnici
Regia: Matteo Oleotto
Interpreti: Giuseppe Battiston, Teco Celio, Rok Prasnikar, Roberto Citran, Marjuta Slamic
Durata: 103 min
Trama del film
Paolo, quarant’anni, inaffidabile e dedito al piacere del buon vino, vive in un piccolo paesino vicino a Gorizia. Trascina le sue giornate nell’osteria del paese e si ostina in un infantile stalking ai danni dell’ex-moglie. Un giorno, inaspettatamente, si palesa suo nipote Zoran, uno strano sedicenne cresciuto sui monti della Slovenia. Paolo dovrà prendersi cura del ragazzino e ne scoprirà una dote bizzarra: è un vero fenomeno a lanciare le freccette. Questa per Paolo è l’occasione giusta per prendersi una rivincita nei confronti del mondo. Ma sarà tutto così facile?
Trailer
Se c’è un inganno nel film dell’emergente Oleotto è la scelta del titolo, che fa pensare ad un film comico demenziale. Solo apparentemente il film è un prodotto destinato al puro intrattenimento.
L’idea vincente del film è la creazione di un protagonista ( il bravissimo Battiston) sgradevole, aggressivo e caustico, ma così profondamente umano da suscitare immediata empatia. Un personaggio fragile e dolente, che annega i propri dispiacere nell’alcol, ma che trova il proprio riscatto esistenziale, grazie all’incontro inaspettato con un nipote davvero fuori dagli schemi.
L’atmosfera grigia e desolata delle campagne friulane fa da sfondo ideale ad un’opera cinematografica che mette in scena il non ordinario, lo strambo e il deviante, mostrando il volto umano della parte negata e dimenticata della nostra società.
Una favola poetica, delicata e ironica, semplice ma raffinata. Siamo condotti con garbo nei paesaggi naturali e umani del luogo e nelle vicende e sentimenti personali dei protagonisti, cui presto ci si affeziona, e si entra in simpatia col loro mondo. La storia coinvolge con immediatezza e naturalezza, non mi sono mai annoiato, ero quasi dispiaciuto che il film fosse finito…
Il protagonista Paolo, molto bene interpretato da Battiston, è un buontempone burbero e un po’ misantropo, insofferente delle regole, un po’ disadattato, ma che non fa male a nessuno, infelice perché ancora innamorato della ex moglie che cerca maldestramente di riconquistare. Come un po’ tutti nell’ambiente, beve molto vino, ma come lui dice, è alcolista, non alcolizzato… In questa umanità un po’ malandata irrompono, come due angeli salvatori, i due adolescenti, Zoran e la ragazzina. La ragazza catalizza una serie di cambiamenti, risvegliando sentimenti limpidi con magica semplicità, e alla fine è l’incontro con il giovane nipote a fare uscire la parte costruttiva e affettuosa dell’animo di Paolo.
Un film semplice e senza grandi pretese ma condotto con misura e rigore espressivo, in cui i buoni sentimenti alla fine prevalgono ma in cui l’intento didascalico è bilanciato da una sana ironia. E anche un atto d’amore del regista nei confronti della sua terra e della sua gente.
Dice la ragazzina a Zoran: vuoi essere il mio fidanzato? Non è difficile, basta che mi baci, poi quando sei lontano mi mandi dei messaggi e quando è il mio compleanno mi fai un regalino.