Mercoledì 11 dicembre “Blue Jasmine” e’ stato protagonista dell’uscita degli Amicinema.
Come da buona abitudine apriamo lo spazio dedicato a tutti i commenti, critiche e spunti di discussione che vorrete lasciare sul film.
Dati Tecnici
Regia: Woody Allen
Interpreti: Peter Sarsgaard, Cate Blanchett, Alec Baldwin, Bobby Cannavale, Michael Stuhlbarg, Louis C.K. e Sally Hawkins.
Durata: 98 min
Trama del film
“Il film racconta di una donna dell’alta società newyorkese che dopo il crollo finanziario e l’arresto del marito (Alec Baldwin) si trasferisce dalla sorella (Sally Hawkins) a San Francisco, completamente al verde e per la prima volta costretta a fare i conti con la dura realtà delle ristrettezze economiche e la mancanza di onestà nella sua vita.”
Da ammiratore di Woody Allen ho apprezzato la maestria e l’intelligenza con cui rappresenta situazioni, ambienti e personaggi, i dialoghi e i movimenti di scena negli interni, il tocco leggero e la satira pungente con cui tratta problemi non banali, anche se a volte mi sembra si perda in facili schemi un po’ troppo tipizzati.
Magistrale la Blanchett nell’interpretare il ruolo difficile di Jasmine, un personaggio che a me è sembrato del tutto negativo, nevrotica, opportunista, viziata, egocentrica, vanitosa, che guarda con disprezzo e spocchia classista la vita semplice, onesta e decorosa della sorella e dei suoi compagni, e che non riesce fino alla fine a liberarsi dal suo modo distorto e altezzoso di guardare il mondo e le persone.
Allen ci descrive con satira tagliente un mondo, che esiste, di ricconi dal portafoglio pieno ma dall’animo vuoto, chiusi nel loro mondo dorato, e il contrasto con una classe media, con i suoi difetti e le sue rozzezze, ma più vitale e umana.
Jasmine è una donna che di mestiere la moglie di un uomo ricco di New York….una vita fatta di mondanità, shopping e ostentato presenzialismo…..
Un bel giorno il falso impero creato dal marito crolla per l’intervento dell’ FBI, lui finisce in galera e si suicida e lei senza arte ne parte deve ricominciare da zero andando a S. Francisco dalla più umile sorella portando con se la non accettazione del suo nuovo status e un esaurimento nervoso di proporzioni bibliche.
Questo è l’incipit dell’ultimo film di Woody Allen osannato da tutti (critici e no) come l’ultimo capolavoro del regista (a dire il vero lo dicono ogni qual volta esca un suo film)
A essere sincero Blue Jasmine è un film più che discreto gli elementi che fanno gridare gli osanna sono sostanzialmente 2:
La bruttezza del film precedente ossia la fiera dell’ovvio di To Rome with love fa si che quest’ultimo guadagni più punti del lecito;
La mostruosa interpretazione di Cate Blanchett oscura ogni benché minimo difetto della pellicola……lei indossa il suo personaggio e fin da subito ci fa entrare nel suo mondo bipolare……notevole la scena d’apertura in aeroporto.
Andando in profondità Blue Jasmine è un film che alterna cose buone a cose meno riuscite……ultimamente Allen ricorre a un po’ troppi cliché o a situazioni un po’ telefonate e questo film non è esente….. Alec Baldwin è il cliché di se stesso nel ruolo di marito impenitente simpatico figlio di buona donna truffaldino sia in affari che in campi amoroso……il doppio incontro al party di S. Francisco delle due sorelle con ipotetici cambi di rotto mi sembra un po’ appiccicato con lo sputo……
In più molti hanno visto in questa discesa agli inferi della propria superbia una critica alla società moderna…..critica centrata se ambientata una decina di anni fa dove squali finanziari e le loro mogli vuote dominavano la scena newyorkese…..
Detto questo numerose sono le frecce al proprio arco per Allen……i dialoghi sono sempre delle temibili rasoiate, la scelta di narrare in sbalzi temporali ci fa addentare in modo preciso nella follia della sua interprete, l’incontro rivelatore con il figliastro è un momento di alto cinema ma sopratutto ci regala (e regala ai suoi protagonisti) uno dei finali più cinici che non si vedeva da tanto tempo e che chiude il cerchio con il suo folle inizio…..
Voto 7 (la giusta media tra un’interpretazione magnifica e un film sufficiente)
Lo trovo uno dei suoi migliori drammatici perché alla descrizione della raffinata alta società, che è un classico di Allen, qui c’è netta la contrapposizione con la classe media, più povera ma non ipocrita, dove alla fine vince la sorella bruttina che pur dopo un tradimento raggiunge la stabilità sentimentale mentre al contrario rimane disperatamente sola la protagonista
Finalmente Woody Allen torna a fare centro e a ritrova lo smalto del passato, confermandosi regista capace di vedere il lato comico della vita, ma anche quello tragico, come accade in questo Blue Jasmine. Grande merito alla splendida interpretazione di Cate Blanchett, perfetta nella parte di una donna bella, elegante ed affascinante che diventa vittima della sua ambizione e della sua superbia. Jasmine non disdegna il ricorso all’inganno e alla falsità pur di raggiungere ricchezza e prestigio, è un’antieroina, tragicamente destinata a perdersi nell’alcool, nella dipendenza da ansiolitici, ed infine nel delirio della follia. La tragedia di Jasmine è la tragedia della nostra epoca, dove la vera crisi non è economica e finanziaria, ma decadenza dell’etica e della morale..
Bellissimo film. Sono d’accordo con Cristina. Dopo tanti film senza spessore finalmente Woody Allen tira fuori la grinta dei bei tempi!!