Mercoledì 8 gennaio “American Hustle” e’ stato protagonista dell’uscita degli Amicinema.
Come da buona abitudine apriamo lo spazio dedicato a tutti i commenti, critiche e spunti di discussione che vorrete lasciare sul film.
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Dati Tecnici
Regia: David O. Russell
Interpreti: Amy Adams, Jennifer Lawrence, Christian Bale, Bradley Cooper e Jeremy Renner.
Durata: 129 min
Trama del film
“Ambientato nel seducente mondo di uno dei più sbalorditivi scandali che hanno scosso gli Stati Uniti, American Hustle racconta la storia di un brillante impostore, Irving Rosenfeld (Christian Bale), che, insieme alla sua scaltra amante Sydney Prosser (Amy Adams), viene obbligato a lavorare per un agente dell’FBI fuori controllo, Richie DiMaso (Bradley Cooper). DiMaso li catapulta in un mondo di faccendieri, intermediari del potere, mafiosi… un mondo tanto pericoloso quanto affascinante. Jeremy Renner è Carmine Polito, un volubile e influenzabile politico del New Jersey, stretto tra la morsa dei truffatori e dei federali, mentre l’imprevedibile moglie di Irving, Rosalyn (Jennifer Lawrence), potrebbe essere l’elemento che farà crollare il castello di finzioni.”
Il regista David O’ Russell chiude la sua personale trilogia sul cadere per poi rinascere guadagnandosi una laurea con lode che sia il preludio per l’ambita statuetta il 2 Marzo.
Ispirato all’operazione Abscam, con la quale l’Fbi incastrò numerosi politici corrotti grazie all’aiuto di un truffatore di professione, American Hustle è un viaggio dentro il sogno o meglio l’incubo americano post watergate e Vietnam……una precisa descrizione dei perdenti che caratterizzò il cinema americano anni ’70.
Anni rappresentati benissimo fin dai titoli di testa così fortemente vintage con i suoi colori, la sua musica, i suoi vestiti, le sue acconciature e i suoi eccessi.
E i protagonisti della storia sono le icone di quegli anni.
Irving Rosenfeld è il lato romantico della storia……truffatore dal cuore d’oro trasformato così dalle durezze della vita che hanno impedito il padre di emergere, sposato con una svampita ragazza madre legato a doppio filo al figlio di lei ma innamorato della sua socia in affari….
Sidney la socia di Irving e’ il lato sofferto della storia….una ragazza che viene dal basso, una che sa cosa vuol dire guadagnarsi con le unghie e con i denti quello che ha, una che è costretta a cambiare nome e identità e soffocare i propri sentimenti perché la vita va così….
Richie Di Maso è il lato ambizioso della storia……agente dell’Fbi che vede in questa operazione la possibilità di emergere da una mamma cattolica che lo opprime e una pseudo fidanzata che lo aspetta…..è l’impazienza dell’ambizione uno che non ascolta la morale della favola se la inventa pur di andare avanti senza scrupoli…
Rosalind è il lato instabile della storia…..rappresenta quell’America nevrotica e ingenua che pensa di essere la più furba ma viene fottuta dal primo che capiti quasi come una sorta di autolesionismo…
David O’ Russell dirige questa storia fatta di inganni e doppi giochi, di specchi per le allodole e scatole cinesi come fosse un direttore d’orchestra dall’abilita di Arturo Toscanini grazie all’abilità dei propri musicisti che conosce alla perfezione visto che hanno lavorato con lui nelle altre due opere della sua trilogia…..e lui usa mettendo in evidenza il loro lato più che positivo….
Così Christian Bale mette in evidenzia la sua maniacale perfezione sul personaggio, ingrassando a dismisura con uno strabordante pancione e un ridicolo riporto che rende ancora più tenero questo romantico figlio di puttana tutte le volte che è in scena;
Amy Adams mai così sensuale con quelle camicie con scollo aperto ma due occhi che ti riportano al suo personaggio da vedere per credere il sofferto confronto con Jennifer Lawrence nel bel mezzo della truffa…..
Bradley Cooper meraviglioso nei sui eccessi e nella sua vanità…..sono ormai un cult i suoi bigodini….
E Jennifer Lawrence…….basta la scena da casalinga frustrata che canta Live and Let Die di Paul McCartney per capire chi abbiamo di fronte…..
Di American Hustle quel che colpisce, oltre la superlativa prova attoriale, è l’abilità della messa in scena molto scorsesiana……per diversi tratti mi ha ricordato il bellissimo Casinò e il cameo di Robert De Niro che cita Asso Rothstein ne è la prova (bastano quei 5 minuti a far capire a chi non lo conosce perché è considerato il migliore)……
American Hustle è qualcosa di più di un thriller con stangata finale……è la parabola di una certa America che è tutta rappresentata nella frase finale sull’Arte del sopravvivere
Voto 9