Un’altra giornata nuvolosa e autunnale: il vostro inviato a malincuore è costretto a lasciare i vestiti estivi nell’armadio. Il primo film in programma è del regista coreano Hong Sang-soo, quello che due anni fa stupì i francesi dirigendo Isabelle Huppert in Another Country. E’ la storia di Mori, un giapponese che arriva a Seul per cercare la donna che ama e portarla con sè in Giappone.
Costruito senza seguire un tempo lineare, è divertente e vitale. Anche il titolo “collina di libertà”, il nome del bar dove il protagonista va per cercare di chiarirsi le idee, è molto ironico.
All’uscita il vostro inviato si è trovato il regista accanto e in inglese si è complimentato con lui, grato anche della brevità del film che gli consente finalmente di godersi uno spritz nella splendida terrazza sul mare di fronte al Casinò.
Poi di nuovo in sala per la premiazione di Thelma Schoonmaker con il Leone d’oro alla carriera. Il vostro inviato, ahimè ignorante, pensa che magari è una regista di nicchia, poco conosciuta e la googla per vedere cosa ha fatto.
Scopre così che è che la montatrice di Martin Scorsese: 22 film fatti insieme durante 35 anni di carriera
cinematografica. Scorsese non è a Venezia, ma ha mandato un video in cui racconta il loro sodalizio artistico. Dieci minuti di godimento puro per il vostro inviato che ama la pronuncia inglese puro newyorkese di Scorsese.
Dopo il premio a una montatrice, cade come una ciliegina sulla torta il film “Un giorno da italiani” realizzato da Gabriele Salvatores a partire da 44100 video inviati da altrettanti italiani che hanno raccontato un giorno della loro vita, il 27 ottobre 2013. Grazie al grandissimo lavoro di selezione e montaggio da parte di Massimo Fiocchi e Chiara Griziotti, ne viene fuori un documentario splendido e pieno di umanità, specchio di un’Italia in crisi, ma generosa, ironica e creativa. Quasi impossibile non commuoversi. e infatti il vostro inviato all’accendersi delle luci ha gli occhi lucidi. Il 23 settembre uscirà nei cinema per un giorno. Non perdetelo! Non avendo in programma alcun film in prima serata, il vostro inviato va a godersi un tramonto mozzafiato sulla laguna del Lido, e un’orata alla griglia. Poi dovrà affrontare una grossa sfida: il film giapponese “Nobi”,
del regista Shin’ya Tsukamoto.Si tratta di un film di guerra, la seconda guerra mondiale, nel momento della disfatta giapponese. Girato in mezzo alla giungla ha per protagonista il soldato scrittore Tamura che sopravviverà per raccontare l’orrore. Per fortuna che il vostro inviato, per principio, non legge mai la trama dei film. A questo avrebbe senz’altro rinunciato. Ma non si può negare che Nobi sia un film potente, girato in modo originale, in cui non solo le immagini, ma anche la musica e gli effetti sonori giocano un ruolo essenziale. Visto che il presidente della giuria quest’anno è un compositore, potrebbe guardare a questo film con particolare interesse. Il pubblico applaude non molto convinto. Entusiasti molti dei ragazzi in sala, orripilate soprattutto le donne.