Un ragazzo d’oro per Pupi Avati

Sarà nei cinema d’Italia grazie a 01 Distribution il prossimo 18 settembre “Un ragazzo d’oro“, ritorno in sala di Pupi Avati 3 anni dopo il deludente “Il cuore grande delle ragazze“.


 

Mai, se si escludono i 5 anni di distanza tra l’uscita di “Thomas e gli indemoniati” (1970) e “La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone” (1975), il 76enne regista bolognese era rimasto tanto a lungo lontano dai cinema.

 

Riccardo Scamarcio e soprattutto Sharon Stone sono i nomi di richiamo di questa nuova fatica cinematografica che racconta una storia di passioni e ricordi.

 

Il film segue infatti le disavventure di un pubblicitario milanese (Scamarcio) che vuole rendere omaggio al padre – un giornalista e sceneggiatore che si è tolto la vita – pubblicandone il romanzo autobiografico incompiuto: un libro assai scomodo in quanto porta alla luce il marcio dell’universo che ruota intorno alla settima arte nella capitale. Per ultimare e pubblicare questo romanzo, il ragazzo decide di andare a Roma lasciando a Milano, tra le furie, la fidanzata che troverà ben presto come sostituirlo.
Nella città eterna, il giovane inizia le sue indagine salvo però perdere subito la testa per Ludovica (Sharon Stone): una ex attrice statunitense che ora possiede una casa editrice.

 

A completare il cast troviamo inoltre Cristiana Capotondi (che sarà la fidanzata di Scamarcio a Milano) e Giovanna Ralli.

 

Qualche mese fa la diva Sharon Stone aveva rilasciato un’intervista a GQ Italia raccontando, con toni non offensivi ma certo piccati, del “caos più completo” e della “disorganizzazione” che imperava sul set.

Le sue parole erano state:

“Non c’era alcun tipo di organizzazione, mi hanno costretto a girare mentre sul set entravano giornalisti, fan, c’era il caos più completo: mi sono sentita venduta: alla fine ho costretto tutti a uscire, era l’unico modo per lavorare con serietà“.”

 

A parte questa nota di colore ecco il trailer ufficiale del film che si preannuncia molto carico di pathos e di atmosfere psicologiche.

 


 

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