Il primo film che ho visto al Festival è “Love, Rosie“, regia di Christian Ditter, con Lily Collins e Sam Claflin.Tratto da un romanzo della scrittrice irlandese Cecelia Ahern, uscirà in Italia alla fine di ottobre col titolo “Scrivimi ancora“.
Ambientato in Inghilterra e un po’ a Boston, è un film delicato su temi accattivanti come il rapporto fra l’amicizia e l’amore, fra gli affetti e il lavoro. La storia scorre gradevole con molti avvenimenti vivacemente rappresentati, anche se fra luoghi comuni, situazioni prevedibili e molta retorica sentimentale. Talvolta ci si diverte, si sorride o ci si commuove. Certo ispirano simpatia e tenerezza i due protagonisti, bravi ragazzi belli e bene educati, di buona famiglia. Gli attori sono bravi, l’organizzazione del racconto è lineare e senza idee originali, ma ci accompagna in un mondo di buoni sentimenti, che accontenta tutti gli spettatori ben disposti.
Forse non meritava l’attenzione di un festival internazionale ma avrà sicuramente un buon successo di pubblico e alla fine esco contento, pensando a cose belle e positive.