Mercoledi’ 1 ottobre “La buca” e’ stato protagonista dell’uscita degli Amicinema.
Come da buona abitudine apriamo lo spazio dedicato a tutti i commenti, critiche e spunti di discussione che vorrete lasciare sul film.
Dati Tecnici
Regia: Daniele Ciprì
Cast: Sergio Castellitto, Rocco Papaleo, Valeria Bruni Tedeschi, Ivan Franek e Lucia Ocone.
Durata: 90 min
Trama del film
“Un cane arruffato diventa inconsapevole pretesto dell’incontro di due umanità disordinate e precarie. Morso dall’animale, Oscar (Sergio Castellitto), avvocato burbero sempre alla ricerca di spunti truffaldini, vuole trarre profitto dall’incidente e fare causa al malcapitato proprietario, Armando (Rocco Papaleo). Quando però lo scaltro avvocato scopre che Armando è in realtà un povero disgraziato appena uscito di galera dopo aver ingiustamente scontato una pena di 30 anni, l’obiettivo cambia e la posta in gioco si alza: perché non intentare una causa milionaria ai danni dello Stato? Nel nome del riscatto, i due diventano detective alla ricerca di indizi e prove e nasce un’amicizia improbabile e divertente. Tra loro Carmen (Valeria Bruni Tedeschi), barista dall’animo sensibile con un passato insieme all’uno e un possibile futuro insieme all’altro…”
Trailer
Sceneggiatori e soggettisti hanno lavorato per fare un film su misura per Sergio Castellitto e Rocco Papaleo, pwe farne risaltare le loro capacità interpretative e così hanno realizzato: “La buca”.Anche nel passato si prendevano grandi attori e sceneggiatori e registi gli confezionavano ad hoc una trama per un film,nper esempio: “Che ora é” con il duo Mastroianni-Troisi, “Lo zio indegno” – con il duo Giannini – Gassman). Solo che mi é sembrata una scopiazzatura da altri film, Sergio Castellito, si rifà al’avvocato Mario Vitale interpretato da Vittorio De Sica nel film: “La baia di Napoli” e Rocco Papaleo si ispira a Nino Manfredi nella pellicola: “Una storia qualunque” (un uomo uscito dalla galera dopo 30 anni). L’azione scenica sembra svolgersi negli anni’60, guardando le auto e il bus, ma le comparse sono in gran parte extra-comunitari, a un certo punto si parla di stalking (vocabolo entrato nel codice penale da poco tempo).
E’ giusto assoldare dei grandi attori di richiamo per il pubblico, però occorre anche una buona sceneggiatura (possibilmente credibile) e non scopiazzare dal passato.
Non mi è dispiaciuto questo film del regista Ciprì, geniale inventore con Maresco di “Cinico Tv” negli anni ’90. Un po’ di veleno è rimasto e scorre nelle vene di alcuni personaggi, a cominciare da quelle del protagonista, volutamente sopra le righe ma efficace nel fare da contraltare a un Rocco Papaleo eternamente in bilico fra disillusione e candore. Strizza l’occhio a Gran Budapest Hotel nell’estetica e nelle trovate visive da una parte, a The Artist col terzo vero protagonista (non la piuttosto insignificante Valeria Bruni Tedeschi ma l’irresistibile e caparbio cagnolino) dall’altra Ciprì, cadendo a volte nella “buca” delle macchiette ma creando anche momenti di poesia e di sano sarcasmo al passo coi tempi. A volte il male può mettersi a servizio del bene… o almeno spianargli la strada facendo evitare….. le “buche più dure.”