Mercoledì 8 ottobre “Medianeras” è stato protagonista dell’uscita degli Amicinema.
Come da buona abitudine apriamo lo spazio dedicato a tutti i commenti, critiche e spunti di discussione che vorrete lasciare sul film.
Dati Tecnici
Regia: Gustavo Taretto
Cast: Pilar López de Ayala, Inés Efron, Carla Peterson e Rafael Ferro.
Durata: 91 min
Trama del film
Martin è un nerd che si è isolato nella casa in cui vive. Mariana è una bella e solitaria vetrinista affetta da attacchi di claustrofobia. Tutti e due decidono di aprire piccole finestre nei loro due appartamenti grazie alle quali cominciano a scrutarsi da lontano.
Trailer
Consiglio di andare rivedersi sia il cortometraggio iniziale del 2005
http://www.youtube.com/watch?v=kDj9yoBJ0k8
come pure l’intervista al regista, dove racconta della genesi creativa del film e della sua curiosita’ sulle “medianeras” . E’ in Spagnolo e io ne ho capito la meta’ ma comunque interessante
http://www.youtube.com/watch?v=HsLuRSPOUDw
Delicata e raffinata favola filosofica ed esistenziale in cui la stessa città di Buenos Aires è protagonista, con il suo disordine architettonico, specchio ingrandito della confusione nella vita dei suoi abitanti, le sue reti e fili di comunicazione che connettono ma non uniscono, anzi separano e favoriscono la chiusura in cellule individuali.
I due protagonisti, con un lavoro che tende ad isolarli e con scarse frequentazioni sociali (fra l’altro non vanno mai al cinema con un gruppo di amici …), sono immersi in una specie di spleen postmoderno e digitale, dove “Internet apre al mondo ma chiude alla vita”, come dice il protagonista. Amareggiati da una precedente fallimentare storia d’amore, cercano una nuova relazione ma hanno incontri sempre deludenti e frustranti. L’amore si presenta come un’ancora salvifica ma difficile da trovare nella foresta urbana in cui ci si incrocia senza incontrarsi, si conoscono le persone sbagliate ed è difficile comunicare veramente. Ma cercando con la lente d’ingrandimento sulla pagina del libro o guardando dalla finestra dell’ottavo piano forse si individua la persona giusta … e tutto può cambiare.
La narrazione scorre piacevolmente, accompagnandoci verso la confluenza inevitabile con garbo e stile pulito ed essenziale, la voce fuori campo arricchisce la visione con riflessioni non banali né prolisse. Molto bella e espressiva la fotografia degli spazi urbani e la ripresa degli interni delle piccole abitazioni.