Dopo l’introduzione di qualche settimana fa ritorna il nostro esperto di fantascienza, l’ineffabile “Dottor K“, a parlarci dei film più famosi e bella della storia di questo sottovalutato genere cinematografico !!
“Siete pronti a partire per questo fantastico mondo chiamato Fantascienza?
Non è un caso che la prima pellicola sulla quale scriverò, si intitoli proprio “Viaggio Allucinante“.
Il film è del 1966 diretto da Richard Fleischer con sceneggiatura tratta da un racconto di Otto Klement e Jerome Bixby e non dal romanzo simile di Asimov come alcuni erroneamente credono. Questa pellicola vincerà l’Oscar per la scenografia e gli effetti speciali.
La Trama:
America e Russia hanno scoperto il modo di miniaturizzare cose e persone ma l’effetto di tale processo non supera i 60 minuti.
Proprio lo scienziato Benes, che ha trovato come superare il problema e che vorrebbe mettere la sua preziosa scoperta al servizio del governo americano, è vittima di un attentato e finisce in coma per una lesione cerebrale. Verrà quindi sottoposto ad un delicato intervento al cervello dove verrà impiegato un sommergibile, il Proteo, con un equipaggio composto dal comandante Bill Owens, il dottor Michaels, il neurochirurgo Peter Duval e la sua assistente, Cora Peterson, affiancati dall’agente Grant che viene chiamato a monitorare l’operazione per via di un temuto sabotaggio da parte del chirurgo Duval.
Verranno miniaturizzati nel CMDF (Centro Miniaturizzazione Delle Forze), ed iniettati nel corpo dello scienziato Benes dove avranno solo 60 minuti per rimuovere la lesione, prima di ritornare alle dimensioni normali.
Durante il viaggio finiscono fuori rotta e cominciano i problemi.
Il film è un viaggio nel corpo umano con effetti speciali spettacolari per l’epoca.
Girato in piena guerra fredda, la pellicola vuole come sempre mettere in evidenza la superiorità americana, in questo caso nella ricerca scientifica e nell’organizzazione delle basi ad essa dedicate.
Non manca mai un po’ di goffaggine nei film americani di questi anni infatti la presenza del vigile che dirige il traffico dei mini-veicoli di trasporto all’interno della base segreta, ne è un esempio.
Grant dice al Generale Carter facendo riferimento alla scoperta della miniaturizzazione: “Se quelli si impadroniscono di una cose del genere …”. Quelli ovviamente sono i russi ai quali si fa riferimento molte volte nel film senza mai menzionarli direttamente.
“I filosofi del medioevo avevano ragione: l’uomo è davvero il centro dell’universo ed è librato per l’eternità fra l’infinito e l’infinitesimale e né l’uno né l’altro hanno limiti”. Così il chirurgo Duval si esprime guardando ammirato intorno a sé, globuli variopinti e strutture meravigliose.
Il film non è solo avvincente, magico ed istruttivo dell’anatomia umana, ma viene introdotto un argomento inaspettato: la divisione tra i creazionisti e gli evoluzionisti.
Guardando lo scambio alveolare Duval rimane affascinato per essere il primo a poterlo vedere ed è mosso a parole cariche di sentimento:
“Il processo vitale…l’ossigenazione, sapevamo che esisteva pur non avendola mai vista, come la struttura dell’atomo, ma vederlo direttamente …uno dei miracoli dell’universo, il meccanisco del ciclo di un respiro”
Michaels:”Non lo chiamerei miracolo, è solo uno scambio di gas, il prodotto finito di cinquecento milioni di anni di evoluzione”
Duval:”Non penserà che tutto questo sia accidentale, non crede che sia il frutto di un’intelligenza creativa?”
La centralità del film è proprio questa. Porsi l’interrogativo più discusso della storia: Dio o l’Evoluzione.
Il regista decide di scomodare concetti e argomenti che non erano richiesti in un film di fantascienza ma la natura stessa del viaggio all’interno di un corpo umano, mette in contatto l’equipaggio, e di riflesso noi, con lo stupore della perfezione e suscita l’antico interrogativo “da dove veniamo? Dove stiamo andando?”
Lo spettatore rimane sbalordito davanti a tanta bellezza percependo tuttavia la misera condizione umana fatta di anomalie fisiche (Benes) e mentali (il dott. Michals).
A differenza di “Viaggio al centro della terra” e “Viaggio in fondo al mare”, il viaggio del Proteo è soprattutto dentro di noi e non in qualche parte sconosciuta del pianeta o dell’universo.
Noi siamo quelli esplorati e siamo ancora noi coloro che violano il corpo di un’altra persona e in qualche modo proviamo un senso di pudore.
Di fatto il film mette l’accento su un Dio che è stato capace di costruire una macchina assai più sofisticata e complessa di qualunque spedizione all’interno d’essa.
Il Dottor K”
Vi aspettiamo al prossimo appuntamento con la fantascienza e con il “Dottor K” e se volete leggere le precedenti puntate di questa rubrica, potete leggerle su questa pagina !!