Dal Vostro Inviato a Venezia: il giorno della Musica

La regista (la seconda da destra) e il cast di Mate-me por favor

Oggi la giornata cinematografica del Lido ha avuto per protagonista la musica, e non solo grazie a Laurie Anderson. Il primo film di Orizzonti è il brasiliano Mate-me Por Favor di Anita Rocha de Silveira, giovanissima e al suo primo lungometraggio. Protagonista è un gruppo di liceali che vivono nel nuovo quartiere Barra da Tijuca a Rio de Jeneiro. Il quartiere e la loro vita viene sconvolta da una serie di omicidi di giovanissimi. Tra feste, partite di pallamano, amori adolescienziali, meeting religiosi e tanta musica, ciascuno di loro è affascinato dalla morte. Siamo lontani dal lasciarsi vivere di Omar in Madame Courage o di Vittorio e Cesare a Ostia. Qui trionfa l’allegria e la vitalità di una generazione che non ha dubbi sul proprio futuro e per questo si sente invincibile. Il fllm è originale e racconta con immagini contrappuntate dalla musica. Suggestivo il finale volutamente indefinito.

Purtroppo il Vostro Inviato non ha il biglietto per il film di Laurie Anderson e si limita a vederla letteralmente correre sul red carpet, girando le spalle ai fan decisa a evitare autografi e selfie.
 
In contemporanea Orizzonti propone un film francese, il delicato Tempete di Samuel Collardey, la storia di un pescatore d’altura nel mare del nord. Genitore separato, è disposto a cambiare vita rinunciando a ciò che ama essere, pur di avere più tempo per stare con i figli di cui ha l’affido. Purtroppo il suo progetto non è realizzabile e lui, con grande responsabilità, accetta la realtà. Colpisce l’intensità della recitazione del protagonista Dominique Leborne. E in effetti il film è un esperimento di racconto di vita vissuta poichè i tre attori sono tutti non professionisti e recitano se stessi. E all’accendersi delle luci Leborne che è presente in sala (al centro nella foto) è visibilmente commosso al punto da doversi asciugare le lacrime. Film toccante e intenso, con un bellissimo personaggio maschile. Speriamo che trovi una distribuzione italiana.
 
E veniamo al clou della giornata del Vostro Inviato. Stiamo parlando del film polacco 11 Minuti di
 

 Jerzy Skolimowski. Nato a Lodz, il centro della cinematografia polacca, Skolimowski è un maestro riconosciuto, anche a Venezia dove ha vinto il premio speciale della giuria con Essential Killing nel 2010. 11 minuti racconta 11 minuti (meglio forse 10minuti +1) nella vita di 11 persone a Varsavia. Le racconta con l’intento di fare un film parallelo, come se delle telecamere di sorveglianza riprendessero le azioni degli 11 personaggi e ce le mostrassero in contemporanea.  Ma poichè lo schermo è uno solo, il parallelismo è realizzato mostrando gli stessi minuti più volte da diverse angolazioni. Gli 11 personaggi si incontrano per caso, si allontanano, si riavvicinano, secondo uno schema imponderabile. Così com’è imprevedibile ciò che accadrà durante l’ultimo fatidico minuto. 11 minuti è un film dalla partitura formale perfetta fatta di musica, immagini e ritmo forsennato. Sembra il geniale videoclip  di un regista ventenne. Eppure oltre la forma resta il senso di smarrimento per la casualità incontrollabile che domina la vita. E per la constatazione che anche gli avvenimenti più significativi  non sono altro che una piccola anomalia, un singolo pixel nero, nello schermo della Storia. Al momento 11 minuti è il personale Leone d’Oro del Vostro Inviato, più originale di Bellocchio e più cinematografico di Gitai.
 

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