Dal Vostro Inviato a Venezia: l’ultimo giorno

Oggi è l’ultimo giorno al Lido per il Vostro Inviato che domani deve rientrare a Milano. A Venezia si respira già la fine dell’estate, c’è il sole ma non scalda e il vento da nord est porta con sè raffiche  di aria gelida. E’ il clima perfetto per i due film presentati oggi nella sezione Orizzonti. Il primo Interrogation del regista indiano Vetri Maaran è tratto dal libro testimonianza di Chandhra Kumar, presente in sala e con la sciarpa rossa nella foto. L’intero film è un potente atto di dinuncia contro la brutalità e la corruzione della polizia e del sistema politico indiano. Particolarmente quando si tratta di migranti, arrivati in città per lavorare. Solo che per il Vostro Inviato è anche un film quasi impossibile da guardare, tra pestaggi, torture e volenze diffuse. Un maggior senso del limite avrebbe giovato al film, senza annacquarne il messaggio.

Il secondo film di Orizzonti è Taj Mahal del regista francese Nicolas Saada, al suo secondo lungometraggio dopo essere stato critico cinematografico per i  Cahiers du Cinema. Il film è la storia dell’attentato all’hotel Taj Majal a Bombay, raccontata dal punto di vista di una ragazza francese, la bravissima Stacy Martin a destra di Saada nella foto, intrappolata in una stanza dell’hotel. Il filo diretto col padre al cellulare e lo scambio di incoraggiamenti con una donna italiana (Alba Rohrwacher) intrappolata un piano più sotto, le daranno il coraggio di lottare. Il film è costruito sulle inquadrature del viso della Martin, la sua paura, la sua solitudine. E’ un film intenso ma molto misurato, degno della miglior scuola francese.

Il film che conclude la Mostra del Vostro Inviato è Remember di Atom Egoyan con due grandissimi attori, Christopher Plummer e Martin Landau, nessuno dei due putroppo presenti al LIdo. C’erano invece Bruno Ganz, che nel film ha una particina e Jurgen Prochnow oltre naturalmente al regista, vicino a Ganz nella foto. Remember è la storia di una vendetta che un detenuto di Auschwitz ormai anziano architetta nei confronti dell’ufficiale delle SS che ha sterminato la sua famiglia. Paradossale che la mano della vendetta sia quella di Zev, nonnino dal braccio tremante, affetto da demenza senile e vuoti di memoria. Il film funziona come un meccanismo ad orologeria con coup de theatre finale che il Vostro inviato non vi rivelerà assolutamente. Film on the road, a tratti divertente, cinematograficamente perfetto, ha il grande pregio di farci provare pietà per l’assassino. Accade raramente.

E con questa considerazione il Vostro Inviato vi saluta, vi ringrazia per averlo seguito fin qui dedicandogli un po’ del vostro tempo e spera di avervi fatto venire voglia di vedere qualcuno dei film di cui vi ha parlato. Arrivederci (speriamo) all’anno prossimo.

 

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