7 volte consecutive campione, la fama di imbattibile, un riflettore mediatico come poche volte nella storia dello sport, ricchezza e poi la caduta, lo scandalo, la cancellazione dei record e la fama contraria di imbroglione.
La storia di Lance Armstrong e’ di quelle che il cinema non poteva farsi scappare, cosi’ piena di pathos e con la possibilità di raccontare l’ascesa e la caduta di un uomo.
Il regista Stephen Frears (“Le relazioni pericolose “, “The Queen – La regina”, “Philomena”) dirige “The Program“, la biografia del ciclista americano, in stile thriller intrigante e spietato, basato sul libro del giornalista del Sunday Times David Walsh e scritto da John Hedge (candidato Oscar per Trainspotting).
Ben Foster e’ Lance Armstrong, mentre nel cast troviamo anche Chris O’Dowd, Dustin Hoffman e Guillaume Canet.
Lasciamo pero’ alle parole della nostra inviata all’anteprima stampa Elisabetta LaMonica che ci racconta le sue impressioni su questa pellicola:
“The program è un intenso film sulla più grande truffa ciclistica mai avvenuta. Il ciclismo non è uno sport che prediligo, ma la visione del film mi ha coinvolta; con quelle salite, quegli scatti, quegli sforzi in salita, che sono l’ emblema dell’agonismo cicilistico.
Narra la vita di Lance Armstrong, di come invaghito del ciclismo, ne abbia fatto una professione.
Di come si è scoperto malato di tumore, e… di come ne sia uscito vincitore?!!! Di come aveva confessato al medico curante di aver fatto uso di sostanze dopanti e, di come…. guarito, non abbia più smesso di farne uso. Si, perché non contento di aver vinto la battaglia contro il suo male…. vuole vincere quella contro tutti!!!
Nel momento del suo rientro alle corse, inizia quello che sarà per lui un rovinoso declino. Aderisce infatti al cosiddetto programma che prevede l’uso ininterrotto di sostanze dopanti (EPO) che gli garantiscono prestazioni da extraterrestre. Tutto ciò, però non convince il giornalista sportivo David Walsh che lo incalza costantemente con il dubbio sulla sua correttezza sportiva.
E qui il ciclista supera se stesso, si perché il pluricampione si fa scudo della sua malattia e….. giustifica così i valori delle analisi alterati. Non doveva, non aveva il diritto di tradire tutti quei malati che in lui vedevano una speranza…. Gli hanno revocato tutti i titoli (ben sette) vinti, ha dovuto restituire i soldi ricevuti ed ha chiesto pubblicamente scusa durante un programma televisivo.
Il film narra tutto questo, ma rimane a mio avviso in superficie, distante da giudizi, più incline ad evidenziare l’organizzazione criminale che a volerla effettivamente condannare. Bravi gli attori che contribuiscono a fare quello spettacolo… che è realmente accaduto.”
“The program” esce il prossimo giovedi’ 8 ottobre e noi ci vediamo intanto il trailer italiano.