Tanti auguri Ang !!

Oggi 23 ottobre e’ il compleanno di Ang Lee e noi dedichiamo questo articolo a lui e ad alcuni dei suoi film piu’ belli!!


 

Nato nel 1954 a Pingtung (Taiwan), Ang Lee appartiene alla categoria degli autori eclettici, una definizione che di solito è contraddittoria. Tra Orsi, Leoni e Oscar, i suoi numerosissimi riconoscimenti servono a farci capire che siamo di fronte a un maestro della filmografia che sembra fatta apposta per scardinare certe asserzioni. E cioè, che ogni vero artista sia caratterizzato da una scelta rigorosa di temi, stile e dal bisogno primario di rifarsi sempre alle proprie radici culturali.

 

Da “Pushing Hands” del 1992 a “Vita di Pi” del 2012, Ang Lee ha raccontato personaggi molto diversi tra di loro e mondi culturali altrettanto variegati.

 

Lussuria – Seduzione e tradimento”, anno 2007, Leone d’Oro al Festival di Venezia.

 

Una delle pellicole più impegnative e personali per Lee perché narra fatti storici legati al suo paese, ovvero l’occupazione giapponese in Cina, durante la II° Guerra Mondiale. Un melodramma raffinatissimo e raggelato che si appoggia sulla vicenda di una donna che si innamora di colui che dovrebbe uccidere. La ragione opposta al sentimento, il dovere che lotta contro la follia dell’amore. Un affresco della Shanghai degli anni ’40 che riluce della preziosità della seta delle signore impegnate in interminabili partite di mahjong.
Con Tony Leung e Tang Wei.

 


 

I segreti di Brokeback Mountain”, anno 2005, Leone d’Oro al Festival di Venezia e 3 Oscar: Miglior Regia, Migliore Colonna Sonora, Migliore Sceneggiatura non Originale.

 

Paesaggi sconfinati e l’amore tra due cowboy in un bellissimo e corale ‘western’. Una struggente storia d’amore – impossibile non solo perché tra due uomini ma soprattutto in quanto ambientata nel Wyoming del 1963, per la quale valgono tutte le lacrime versate. Solitudini cosmiche che il dramma stritola nel consumo di esistenze ordinarie che, dopo quella notte, diventeranno straordinarie. L’amore è dolore, rabbia, felicità e la presa di coscienza di non essere ordinari. Un film attuale con due grandissimi interpreti (Jake Gyllenhaal e Heath Ledger) per capire che la liberalizzazione delle regole e dei costumi non libera dall’angoscia dei sentimenti inaccettati, dal rifiuto di se stessi.

 


 

Mangiare bere uomo donna”, anno 1994, passò alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes.

 
E’ il terzo film di Lee e riassume molto di quello che svilupperà in seguito attraversando un po’ tutti i generi cinematografici. Vale a dire: cercare di raccontare i processi interpersonali, senza mai giudizi morali. E poi il rapporto fra vecchio e nuovo, modernità e tradizione. Qui c’è un vedovo che, nonostante abbia tre figlie, e sia uno dei migliori cuochi del mondo, non riesce a stabilire una comunicazione attraverso il nutrimento. Ma grattando dietro la superficie delle cose si va alla ricerca del significato e, alla fine della storia, i protagonisti riacquisteranno – anche metaforicamente – il senso del gusto (della vita) che pensavano di avere perduto.

 


 

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