“Brian di Nazareth” e’ un capolavoro. Punto. E per questo siamo contenti che ci sia nuovamente la possibilità di vederlo al cinema.
Domenica 29 novembre alle ore 20.00 il cinema Beltrade ricorda George Harrison a quattordici anni esatti dalla sua scomparsa, il 29 novembre 2001, con la proiezione dell’indimenticabile film dei Monty Python, prodotto proprio da Harrison.
La presentazione è a cura di Davide Verazzani, scrittore, sceneggiatore e autore di “La versione di Neil”, un testo teatrale dedicato ai Beatles. L’introduzione sarà accompagnata dalla lettura di testi di George Harrison e dalla proiezione di filmati che raccontano l’amicizia tra Harrison e i Monty Python, in particolare Eric Idle.
“Brian di Nazareth” racconta la vita di Brian, nato a Nazareth lo stesso giorno di Gesù e, una volta adulto, scambiato per il Messia. Entrerà a fare parte del fronte Fronte Popolare di Giudea, organizzazione terroristica che mira a cacciare i romani dalla Giudea.
“Più leggevamo i Vangeli e più capivamo che la vera questione non era di mettere in ridicolo Gesù, il quale non è una figura ridicola, ma di attaccare quelli che utilizzano il suo nome per prendere decisioni che riguardano la vita degli altri. È contro tutto questo che volevamo alzare la voce.” (Michael Palin)
“Caos epico che mescola il Nuovo Testamento con scene di Guerre Stellari, il discorso della Montagna con la litigiosità dei gruppi antimperialisti, la frammentarietà delle scene con un unico messaggio di fondo, teso ad affermare il diritto al dissenso, a urlare “io no” quando la folla si omologa a quello che dice il messia di turno. (…) Un modo per riprendere il controllo rispetto alla realtà, o almeno limitare il senso di impotenza. (…) Come negli altri film dei Monty si mescolano gli elementi fondanti degli altri generi, dal musical alla fantascienza, dal film biblico al cinema d’azione. Tuttologia applicata alla satira. (…) L’intelligenza sta nell’attaccare i fondamenti del pensiero di massa, capace di inebetire intere popolazioni. Il problema sta in chi si limiterà a ridere, senza cogliere gli spunti di riflessione e in chi sarà incapace di una sana dose di autocritica.” (Dmitrij Palagi, Storia dei film).
Nei primi anni Settanta nacque l’amicizia fra George Harrison e i Monty Python, gruppo composto da Eric Idle, Graham Chapman, John Cleese, Terry Gilliam, Terry Jones e Michael Palin. Harrison fu coinvolto in alcuni programmi televisivi di Eric Idle, e andò in soccorso del gruppo nel 1979, quando i Monty Python restarono senza produttore per Brian di Nazareth, ritenuto blasfemo. Per farsi prestare dalle banche i quattro milioni di dollari necessari ipotecò la sua principesca dimora, Friar Park, creando così la Handmade Film. «George produsse il film perché lo voleva vedere», ha raccontato Eric Idle. «Penso che sia il biglietto più caro mai pagato per vedere un film». Brian di Nazareth fu un successo, Harrison recuperò i soldi e iniziò così una nuova carriera come produttore cinematografico. Tra i film prodotti, I banditi del tempo, Mona Lisa, Shanghai Surprise. La Handmade fu poi venduta da Harrison nel 1994.
“Always Look on the Bright Side of Life” e’ la famosissima canzone, scritta da Eric Idle, usata come canzone finale del film. Nel 2005 un sondaggio di Music Choice mostrò che era la terza canzone più popolare che i britannici avrebbero voluto che venisse cantata al loro funerale (la prima per la cronaca e’ “Angel” di Robbie Williams).