Lenny Abrahamson un regista da (ri)scoprire

Lenny Abrahamson, 50 anni, irlandese è il regista di “Room”, il film che vedremo questo mercoledì nella nostra classica uscita infrasettimanale.

 

È un regista da (ri)scoprire e per questo se ne avete voglia facciamo un viaggio assieme nella sua filmografia!!

 
 

 

Adam & Paul (2004)

Amici fin da bambini, Adam e Paul sono due tossicodipendenti dublinesi, alla disperata ricerca della dose quotidiana di eroina. Il film li segue nell’arco di ventiquattr’ore, alternando momenti di comicità con situazioni del tutto antisentimentali. Un po’ Beckett e un po’ Stanlio e Ollio, fra assurdo ottimismo, tenerezza e disperazione, il film che ha segnato l’esordio Abrahamson e la nascita del nuovo cinema irlandese.
Il Galway Film Fleadh lo insignisce dell’Audience Awards per il miglior primo film, Abrahamson ottiene l’IFTA Award per il miglior regista e il Sofia International Film Festival gli offre il Grand Prix assieme al Premio FIPRESCI.

 


 
Garage (2007)

Un’anonima e semi deserta cittadina irlandese. Un luogo grigio e monotono dove tutti conoscono tutti, dove il bar in cui andare la sera è uno solo. Josie potrebbe essere il classico “matto del vilaggio”: vive e lavora da sempre in una stazione di servizio, ha la bontà propria dell’ingenuità e il sorriso sempre pronto. Un giorno ad aiutarlo nel lavoro arriva David, adolescente altrettanto solitario e buono. Quest’incontro cambierà per sempre la vita di Josie.
Garage, vincitore al Festival di Torino nel 2007, è un piccolo grande dramma della solitudine.
Un piccolo grande film, grigio e insieme colorato: se infatti tutto l’ambiente che circonda Josie è fatto di tinte plumbee è proprio quest’uomo a dare gioia. Facendo capire quanto sia obbligatorio essere ottimisti e felici di tutto ciò che ci circonda. Perché anche la vita che apparentemente sembra essere la più desolata e triste ha in sé delle piccole grandi gioie da cogliere senza titubare.

 


 
What Richard Did (2012)

La vicenda si svolge a Dublino, nell’ambiente borghese agiato. Richard Carlson (Jack Reinor) è un diciassettenne prestante, studente brillante e leader della sua squadra di rugby. La sua maturità, disponibilità e simpatia lo rendono popolare nel suo entourage di amici ed è invidiato anche perché seduce facilmente le ragazze più avvenenti. Durante un week end trascorso al mare conosce Lara (Róisín Murphy) e la conquista. Una sera, durante una festa, si lascia ottenebrare da una stupida e immotivata gelosia e da una rabbia cieca: compie un gesto avventato, con conseguenze nefaste. È buio e, forse, nessuno si è accorto di lui. Da quel momento non riesce più a gestire le sue relazioni con gli altri perché è angosciato dal rimorso e dall’incapacità di assumere la responsabilità della sua azione.
Un film con un’atmosfera di devastante dilemma morale con echi del cinema di Ingmar Bergman.
“What Richard Did” sarà uno dei più grandi successi del cinema irlandese, vincitore di un nuovo IFTA Award.

 


 
Frank (2014)

Jon è un mesto impiegato che scrive canzoni e insegue il sogno di diventare un musicista. Un giorno per puro caso assiste al tentato suicidio del tastierista dei Soronprfbs e si trova a sostituirlo in concerto la sera stessa. Nonostante l’esito della serata sia catastrofico, Jon entra nel gruppo e si unisce a loro per registrare un album. Quasi ogni membro della band ha avuto problemi psichici, a partire dal leader, Frank, che da anni ha le fattezze coperte da una testa gigante di cartapesta. A poco a poco Jon diventa amico di Frank e cerca di carpire il segreto della sua creatività.
Un film sul rock, indipendente e non, sul dono e la maledizione di nascere musicista e sul sacrificio vanamente autoindotto di chi si ritiene tale senza esserlo.
Un film su cosa significhi successo, nelle sue mille declinazioni: quelle ovvie di un white collar che si crede un artista e quelle imperscrutabili di una persona che non riesce a guardare negli occhi chi ha di fronte ma che ambisce ad essere accettato da una moltitudine.
Film premiato al Sundance Film Festival con un Michael Fassbender che non riconoscerete mai, Domhnall Gleeson e Maggie Gyllenhaal.

 


 

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