Il posto perfetto per morire e rinascere

All’ultimo festival di Cannes purtroppo questo film non ha raccolto molti consensi, ma visto il regista e visti gli attori pensiamo che di sicuro meriti la prova della sala e i commenti degli spettatori !!

 

Al cinema dal 28 aprile grazie a Lucky Red arriva “La foresta dei sogni” un film di Gus Van Sant con Matthew Mcconaughey, Ken Watanabe e Naomi Watts.


 

Esplorando la misteriosa Sea of Trees, meravigliosa foresta che cresce alla base del Monte Fuji meglio nota come Foresta dei suicidi, un uomo (Matthew McConaughey) ritrova se stesso attraverso l’incontro con un giapponese (Ken Watanabe). Insieme inizieranno uno straordinario viaggio, che porterà il protagonista ad affrontare le sue paure, ritrovare l’amore per la vita e per sua moglie (Naomi Watts).

 

Ornella Dallavalle era presente all’anteprima stampa milanese ed ecco le sue impressioni:
 
Il “mare di alberi”, una fitta foresta alle pendici del monte Fuji in Giappone, è un luogo misterioso, profondamente spirituale e spaventoso, è il posto perfetto per morire ed è anche il luogo scelto da Gus Van Sant per ambientare la sua ultima avventura cinematografica.
Arthur Brennan (Matthew McConaughey), professore di fisica e ricercatore scientifico, sconvolto dal dolore per la perdita della moglie Joan (Naomi Watts), decide di suicidarsi e di prendere il sentiero che conduce a Aokigahara. Lo salva un altro uomo, Takumi Nakamura (Ken Watanabe) un giapponese che vuole pagare con la vita il disonore di essere stato dequalificato al lavoro.
Quello attraverso la foresta ai piedi del monte Fuji è un percorso esistenziale preso dai protagonisti, un cammino di riflessione. Arthur cammina per guarire se stesso, per perdonarsi per non aver amato la moglie con tutte le sue forze e non aver dato il massimo in quella relazione. Capisce i suoi sbagli troppo tardi quando ormai non può più chiederle quale sia il suo colore preferito e la sua stagione preferita. Takumi si affida ad Arthur e Arthur capisce che deve prendersi cura di lui. E’ quello che Joan voleva, lei desiderava che suo marito si prendesse cura di lei anziché occuparsi solo di se stesso. Forse Takumi è la manifestazione spirituale di Joan e forse la foresta è un purgatorio in cui gli spiriti cercano di passare dall’altra parte. Il finale, surreale, è un inno alla vita e alla rinascita.
“E’ sempre quel particolare momento a svegliarti, sai? Un evento importante, di quelli che ti cambiano la vita, e che ti ricordano cos’è che conti davvero. Il problema è che quel momento arriva un’unica volta e qualche volta arriva troppo tardi” (Arthur).”

 

E se volete immergervi nelle atmosfere del film ecco il bel trailer italiano !!

 


 

Questa voce e' stata pubblicata in Dai nostri inviati e contrassegnata con , .

Lascia un Commento