(ringraziamo Mauro Cesaretti per foto e per l’articolo !!)
Il 7 aprile uscirà nei cinema italiani il nuovo film di Matteo Rovere intitolato “Veloce come il vento”. Il film è stato prodotto da Domenico Procacci per Fandango, insieme anche a Rai Cinema e verrà distribuito per più di trecento copie dalla 01 Distribution.
Il film narra la storia di Giulia De Martino, interpretata da Matilda De Angelis, un talento eccezionale per quanto riguarda le corse automobilistiche, che solo all’età di diciassette anni partecipa al Campionato GT, sotto la guida del padre Mario.
Un giorno, però, tutto cambia e Giulia si trova a dover affrontare da sola la pista e la vita e a complicare la situazione vi è il ritorno del fratello Loris, interpretato da Stefano Accorsi, un ex tossicodipendente, ma con una grande conoscenza di guida. I due collaboreranno insieme e scopriranno anche l’importanza di essere una famiglia.
Il regista Rovere spiega la difficoltà del film per quanto riguarda le riprese in velocità, tanto che furono costruite appositamente e poi smontate delle attrezzature. Furono calcolare anche tutte le traiettorie e studiate tutte le curve delle piste. Poi esclama: “Anche se il film è stato difficile da girare, ne è valsa la pena, perché è un film nuovo per il cinema italiano! Inoltre può essere considerato un film di intrattenimento, d’azione, ma soprattutto emozionante!”
“Il mio personaggio è un personaggio forte e difficile da interpretare.” afferma Stefano Accorsi, “Quando Matteo mi presentò per la prima il copione ero molto entusiasta, sia per ruolo che per l’accuratezza della sceneggiatura, ma allo stesso tempo fui spaventato, perché sapevo che ci sarebbe voluto un grande sforzo fisico ed emotivo.”
Inoltre, l’attore si sofferma sul fatto che il nucleo del film è incentrato sulla famiglia e i rapporti tra i vari familiari.
Questo film, inoltre, è stato il primo girato di Matilda De Angelis che prima di scoprirsi attrice si dedicava al mondo del canto.
“E’ stato come nuotare in mare aperto!” esclama Matilda, “Non avevo mai esplorato quel mondo, ma è stata un’esperienza emozionante e ho scoperto dei mondo della musica e quello del cinema non sono poi così lontani”.
Per far entrare nei rispettivi personaggi i due attori, Matteo Rovere ha riflettuto a lungo sulla tossicodipendenza con il cast e ha organizzato incontri con ex tossicodipendenti, ha fatto svolgere dei corsi di guida veloce e ha incontrato appassionati del settore automobilistico. In sostanza, ha cercato di lavorare sui limiti dell’uomo e sulla capacità degli sportivi di conoscere perfettamente i loro limiti.
L’intero film, racconta il regista, è ispirato dalla vita di Carlo Capone, un ex pilota di rally italiano che dopo aver vinto il campionato Europeo di rally del 1984 si ritirò dal mondo delle corse e oltre alle difficoltà professionali si aggiunsero anche drammi personali come la droga, la morte di familiari, ecc.
“Penso che la frase “Disperati veri siamo riamasti in pochi!” sia la crasi perfetta per raccontare la storia di questo pilota da corse e della tossicodipendenza” spiega Rovere, “Un’altra frase che penso, invece, dia una bella morale al film è “Se è tutto sotto controllo, non stai andando abbastanza veloce!”, perché le cose rimangono sotto controllo solo quando si va lenti e la nostra mania di controllare tutto il più delle volte ci impedisce di andare veloci!”
Alla fine dell’attività stampa, si è parlato anche di Giulio Pugnaghi che nel film interpreta Nico de Martino. Viene descritto come un bambino “molto adulto” per il modo di fare, di recepire informazioni e di seguire le indicazione e i consigli della regia.
Per rendere l’intero film il più realistico possibile, sono stati usati brand italiani del settore automobilistico e il tutto è stato girato nelle zone italiane dove esistono veramente famiglie dedite alla corsa sportiva, specialmente in Emilia Romagna.
Ecco il trailer italiano del film !!