Direttamente dalla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes di quest’anno esce nelle sale italiane “Fiore” un film di Claudio Giovannesi con Daphne Scoccia, Josciua Algeri, Laura Vasiliu
e con Valerio Mastandrea.
Carcere minorile. Daphne, detenuta per rapina, si innamora di Josh, anche lui giovane rapinatore. In carcere i maschi e le femmine non si possono incontrare: la relazione di Daphne e Josh vive solo di sguardi da una cella all’altra, brevi conversazioni attraverso le sbarre e lettere clandestine. Il carcere non è più solo privazione della libertà ma diventa anche mancanza d’amore. “FIORE” è il racconto del desiderio di una ragazza adolescente e della forza di un sentimento che infrange ogni legge.
Per vedere il film in anteprima e raccontarlo su Amicinema c’era Rossella Casapollo:
“Una adolescente, Daphne ed una situazione di vita già complicata: padre detenuto, lei scappata da comunità che si procura pochi soldi rapinando cellulari ai coetanei in metropolitana.
Arrestata, finisce in un carcere minorile, luogo dove tutto è negato: maschi e femmine non possono incontrarsi, non ci si può scrivere, non ci si può amare.
‘Fiore’ è anche e soprattutto un film d’amore, anzi di un desiderio di amore: in carcere Daphne irrequieta e litigiosa, si innamora di un altro detenuto, Josh. Un amore che si concretizza solo con sguardi rubati tra le sbarre, lettere clandestine e poche parole a distanza, ma che rappresenta l’unica forma di riscatto da una situazione opprimente.
La prima parte racconta esclusivamente la parte irrequieta e spigolosa del carattere della protagonista, la macchina da presa tra soggettive e riprese a mano, rincorre dinamicamente Daphne nelle sue fughe.
La seconda parte invece, pur rappresentando il carattere ribelle di Daphne ne racconta anche un lato più accondiscendente con uno sguardo a volte anche sognante.
Non c’è l’esplosione di quell’amore, c’è ed è sufficiente solo una speranza, un pensiero di fuga.
Il titolo del film: ‘Fiore’ non si lega al nome di alcun protagonista, ma è il concetto di semplice, innocente ed acerbo che l’adolescenza qui raccontata rappresenta.
Il film, diretto dal regista Claudio Giovannesi, è stato presentato a Cannes 2016 nella rassegna interna al festival Quinzaine des Réalisateurs dove ha riscosso notevoli approvazioni e dove è stata anche molto applaudita la giovanissima esordiente Daphne Scoccia , davvero molto convincente.”
E se volete farvi un idea per capire se puo’ essere un film da vedere ecco il trailer.