Dopo il buon successo (anche qui da noi in Italia) arriva, grazie a Universal Pictures International Italy, il terzo capitolo di “La Notte Del Giudizio (The Purge)” ovvero Election Year.
Un film diretto da James Demonaco con Elizabeth Mitchell, Frank Grillo e Mykelti Williamson.
Ogni anno vengono proclamate dai Nuovi Fondatori d’America 12 ore di anarchia nelle quali tutto e’ permesso. Sono passati due anni dagli avvenimenti narrati nel precedente capitolo. Leo Barnes lavora come capo della sicurezza per la senatrice Charlie Roan (Elizabeth Mitchell), candidata alla presidenziali e dovrà proteggerla durante lo Sfogo annuale, dove ogni cosa è concessa, anche l’omicidio.
E la senatrice, che intende annullare questa terribile ricorrenza, e’ nel mirino di forze potente che non apprezzano le sue idee…
“L’obiettivo con La Notte del Giudizio – The Purge è di combinare sempre più generi: di fatto il film rappresenta un potpourri,” spiega il regista DeMonaco parlando della propria passione per la serie. “C’è azione, horror, sci-fi, elementi di un futuro distopico e utopico. Alla base c’è anche un forte messaggio politico. Il film non si ispira ad alcun candidato in particolare, ma sapendo quanto possa essere dura la campagna elettorale è comprensibile che si possa arrivare a qualche conclusione.”
“La Notte del Giudizio: Election Year – The Purge: Election Year punta ancora più in alto portandoci dritto nel cuore della corruzione, oltre che nelle menti e nelle case dei leader politici che guidano questa società che abbiamo creato,” spiega invece il collaboratore Sébastien Lemercier. “Il risultato delle loro decisioni sta suonando alle loro porte.”
“Il pubblico deve riuscire a conoscere i personaggi e le loro motivazioni fino a preoccuparsi per loro,” precisa DeMonaco. “Ho voluto creare personaggi chiave, sia uomini che donne, che non stessero combattendo solo per la sopravvivenza ma anche per riprendersi la guida del paese da chi ne ha abusato finora.”
“Per ricreare al meglio le condizioni di un paese guidato dai Nuovi Padri Fondatori d’America, la scenografa Sharon Lomofsky si è impegnata per creare una nazione distopica e credibile. È lei stessa a spiegare i propri interventi: “Abbiamo girato a Providence, in Rhode Island. La città in sé è fiorente, ma i villaggi che si trovano poco fuori erano perfetti per ricreare i quartieri della nostra città,” commenta. “Abbiamo trovato un’area poco distante che non aveva tutti gli aspetti belli di Providence.”
Lomofsky e il suo team hanno avuto il compito di creare e scegliere tutti gli ambienti che erano necessari: a questi si sono aggiunti la dimora della senatrice e il negozio di Joe, un posto poco fuori città che doveva essere una sorta di avamposto nel deserto.
“Abbiamo voluto ricostruire una bottega calda, un po’ vecchio stile, un posto dove il tempo si è fermato e la gente entra anche solo per fare due chiacchiere, come sono ancora molti negozi fuori dei centri urbani,” spiega. “Sulla via principale che abbiamo scelto per la location di Joe, molti dei negozi sono abbandonati, ma il villaggio continua a esporre splendidi vasi con fiori che sono annaffiati tutti i giorni.”
E poi le parole dei protagonisti del film ecco il trailer italiano !!