La storia nera di una famiglia e di un intero paese

A Venezia 2015 “Il clan” ha vinto il premio per la miglior regia e ora quasi esattamente dopo un anno (da giovedi’ 25 agosto) arriva nelle sale italiane per la gioia di tutti i cinefili che aspettavano questa pellicola del regista argentino Paolo Trapero (ospite assiduo sia di Cannes che di Venezia).

 

Argentina inizio anni ’80. All’apparenza una famiglia come le altre che vive nel tranquillo paesino di San Isidro, in realtà un vero e proprio clan che si guadagna da vivere con i sequestri di persona.
Arquímedes, il patriarca, è a capo delle operazioni. Alejandro, il suo figlio più grande, è una star del rugby che gioca nel mitico team argentino “Los Pumas”. È lui che adesca le vittime dei rapimenti tra i giovani rampolli dell’alta società. I crimini del clan dei Puccio, famiglia che gode della protezione del regime militare, riescono a passare inosservati nella loro costante ferocia programmatica, ma prima o poi finiscono con il coinvolgere tutti in una crescente spirale di violenza, dove è colpevole anche chi assiste in silenzio.
Ispirato ad un episodio realmente accaduto, il film racconta insieme alla storia di una famiglia anche quella di un intero Paese, nella sua delicatissima fase di transizione dalla feroce dittatura militare ad una fragile democrazia.


 

Lasciamo pero’ spazio alle parole di Elisabetta LaMonica che ha partecipato all’anteprima stampa del film:
“Del regista Pablo Trapero, che con il film “Il Clan” ha vinto il Leone d’Argento al Festival del Cinema di Venezia l’anno scorso, nel 2015 per la migliore regia, questo film è ispirato da una storia realmente accaduta in Argentina agli inizi degli anni ’80… era il periodo in cui il paese usciva dalla dittatura e che si mostrava nella sua piena vulnerabilità. È la storia di Arquimedes Puccio e della sua famiglia… di come questi, decida di sfruttare la copertura militare per compiere sequestri di ragazzi benestanti e segregarli in casa sotto lo stesso tetto della sua famiglia che per forza o per scelta tollerava la cosa… È qui che l’abile regia fa svolgere l’azione nel modo più naturale possibile… come se tutti i protagonisti facessero parte di un piano più ampio, a noi solo intuibile. A nulla valgono le ribellioni del figlio maggiore Alejandro campione di rugby con la squadra locale… la natura che lega il figlio al padre è più forte della buona coscienza del figlio che si ribella al padre… È un dramma di una intensità devastante che non eccede ai sentimenti e che si svolge ai nostri occhi e si consuma in un’Argentina solo da poco liberata dalla dittatura militare.”

 

E finiamo con il trailer italiano molto bello e che sicuramente vi convincerà ad andare a vedere questa pellicola !!

 


 

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