L’ambiguità delle menzogne e dell’amore

Dopo aver vinto a Venezia il premio Marcello Mastroianni per la miglior attrice emergente (Paula Beer) arriva da domani nelle sale italiane l’attesissimo “Frantz“, l’ultimo film di François Ozon.

 

Al termine della Prima guerra mondiale, in una cittadina tedesca, Anna si reca tutti i giorni sulla tomba del fidanzato Frantz, morto al fronte in Francia.
Un giorno incontra Adrien, un giovane francese anche lui andato a raccogliersi sulla tomba dell’amico tedesco La presenza dello straniero nella cittadina tedesca susciterà reazioni sociali molto forti e sentimenti estremi.


 

Vi ripresentiamo nuovamente la recensione di Cristina Ruggieri fatta durante l’ultimo Festival di Venezia:
“Frantz è la storia di un soldato che non riesce a perdonarsi di aver ucciso, ma è anche la storia di un doppio amore impossibile per Anna. Ozon racconta la sua storia utilizando l’ambiguità delle immagini, come gli è consueto, trasformando una menzogna in un atto d’amore. Girato in un bianco e nero che evoca immagini di guerra, il film diventa colorato nei momenti in cui la vita sopraffà il dolore. Bravissimi i due interpreti, il bel francese Pierre Niney e l’attrice tedesca Paula Beer.”

 


Queste poi le parole del regista francese sulla genesi della pellicola:

“In un’epoca ossessionata dalla verità e dalla trasparenza, desideravo da tempo fare un film sulla menzogna. Come allievo e ammiratore di Eric Rohmer, ho sempre trovato le bugie molto eccitanti da raccontare e da filmare. Riflettevo proprio su questo quando un amico mi ha parlato di uno spettacolo teatrale di Maurice Rostand, scritto subito dopo la Prima guerra mondiale.
Facendo delle ricerche, ho poi scoperto che lo spettacolo era già stato adattato per il cinema da Lubitsch nel 1931 con il titolo Broken Lullaby. La mia prima reazione è stata quella di lasciare perdere. Come potevo competere con Lubitsch?!

Vedere il film di Lubitsch mi ha rassicurato, perché è molto simile allo spettacolo teatrale e adotta lo stesso punto di vista, quello del giovane francese. Il mio desiderio invece era di adottare il punto di vista della ragazza che, così come lo spettatore, non sa perché quel giovane francese si reca sulla tomba del suo fidanzato.
A teatro e nel film di Lubitsch conosciamo fin dall’inizio il suo segreto, dopo una lunga confessione col prete. Alla fine, più del senso di colpa, ciò che mi interessava era la menzogna Il film di Lubitsch è magnifico, da rivedere nel contesto pacifista e idealista del dopo guerra. Ho tenuto
infatti alcune scene che ha creato adattando lo spettacolo teatrale. È il suo film meno conosciuto, il suo unico film drammatico, e anche il suo fallimento più grande. La sua messinscena è impeccabile come sempre e piena di inventiva ma allo stesso tempo, è il film di un cineasta americano, di origine tedesca, che non sa che una seconda guerra mondiale si sta profilando all’orizzonte e che vuole fare un film ottimista, di riconciliazione. La guerra 14-18 era stato un tale massacro che tante voci politiche e artistiche, sia in Francia sia in Germania, si erano alzate per difendere l’ideale pacifista: “mai più”.
Il mio punto di vista da francese che non ha conosciuto nessuna delle due guerre invece era per forza diverso.

Inconsciamente, parecchie mie ossessioni sono presenti nel film. Ma affrontarle in un’altra lingua con altri attori in luoghi altri, fuori dalla Francia, mi ha obbligato a rinnovarli e spero che prendano una nuova forza, una nuova dimensione. C’erano tante sfide eccitanti da raccogliere in questo film, non avevo mai girato un film in lingua tedesca, con scene di guerra, né ripreso una cittadina tedesca o Parigi in bianco e nero.
Una delle cose più importanti per me era raccontare questa storia dal punto di vista tedesco, dalla parte dei perdenti, di chi è umiliato dal trattato di Versailles e raccontare che questa Germania è anche il “terriccio” di un nazionalismo che nasce.”

 

La versione italiana di Frantz è stata realizzata rispettando la versione originale del film, girata in due lingue francese e tedesco.
La lingua tedesca è stata doppiata in italiano, i dialoghi in francese invece sono stati sottotitolati.

 

Ed ecco il trailer italiano !!

 


 

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