L’esorcismo come nuova forma di assistenza sociale ?

Dopo aver vinto la sezione “Orizzonti” dell’ultimo festival del cinema di Venezia da domani arriva nelle sale italiani “Liberami“, la pellicola di Federica di Giacomo.

 

Un film sul ritorno dell’esorcismo nel mondo contemporaneo. Il nostro mondo. Ogni anno sempre piu` persone chiamano “possessione” il loro malessere, in Italia, in Europa, nel mondo. La Chiesa risponde all’emergenza spirituale nominando un numero crescente di preti esorcisti ed organizzando corsi di formazione. Padre Cataldo e` un veterano, tra gli esorcisti piu` ricercati in Sicilia e non solo, celebre per il carattere combattivo ed instancabile. Ogni martedi` Gloria, Enrico, Anna e Giulia seguono, insieme a tantissimi altri, la messa di liberazione di padre Cataldo e cercano la cura ad un disagio che non trova altrove risposte ne´ etichette. Fino a dove ognuno di noi, credente o meno, e` disposto ad arrivare purche´ qualcuno riconosca il nostro male? Cosa siamo disposti a fare per essere liberati qui ed ora?
E` la storia dell’incontro fra la pratica esorcista e la vita quotidiana dove i contrasti tra antico e contemporaneo, religioso e profano, risultano a tratti inquietanti a tratti esilaranti. Un film non sulla religione ma su come la religione puo` essere vissuta.


 

Queste le parole della regista sulle motivazioni alla base del film:
“All’inizio cercavo storie per un film sulle ossessioni in tempo di crisi, una sorta di viaggio fra le dipendenze mentali. Non mi aspettavo pero` di imbattermi in una notizia ancora piu` folle delle mie piu` folli aspettative. Un corso di formazione per preti esorcisti organizzato dalla Chiesa cattolica. E la Sicilia con i suoi 20 esorcisti era la regione piu` all’avanguardia insieme alla Lombardia. Da qui e` partito un lungo lavoro di ricerca in cui abbiamo avuto modo di partecipare a moltissime messe di liberazione, messe particolari a cadenza settimanale che durano almeno tre ore in cui viene invocata una liberazione dal maligno collettiva, propedeutica agli esorcismi privati.

Nella mia mente iniziava a comporsi uno strano puzzle postmoderno in cui la Chiesa cattolica riproponeva il rituale antico ed estremo dell’esorcismo come una nuova forma di assistenza sociale a disagi assolutamente contemporanei, tanto da formare i preti attraverso lezioni sulla psichiatria, le mode giovanili, sulle sette sataniche fino ai tipi di droghe utilizzate nelle discoteche o nelle messe nere. L’esorcista come nuovo guaritore moderno, spesso l’ultima spiaggia dopo una via crucis di maghi, psichiatri, medici vari e rimedi alternativi, metafora di una societa` in cui la ricerca di senso diventa spasmodica come la ricerca di una cura, rapida, efficace e risolutoria. Anche a costo di consegnarsi a qualcuno che ci chiama Satana.

Piano piano mi sono resa conto che questa realta` cosi` distante da me era una chiave d’accesso straordinaria per raccontare uno stato incendiario in cui i confini fra lucidita` e dissociazione sono sempre piu` labili.
La domanda fondamentale non e` tanto se Satana esista o no, ma piuttosto come sia possibile che la pratica dell’esorcismo diventi un appuntamento settimanale, una ritualita` precisa, con aspetti inquietanti, ma comunque integrabile da ognuno, con le proprie strategie, nella vita di tutti i giorni. La possessione e la liberazione raccontati come qualcosa, quindi, in cui si puo` entrare ed uscire continuamente.

La struttura del film si organizza intorno ad una successione di stati fra il quotidiano e l’anomalo come in una giornata interminabile con apici grotteschi che si generano naturalmente, mantenendo, ritengo, un pudore, un rispetto, su cose che rimangono ignote e su chi coglie la presenza del divino nel mondo.

Ho scelto di raccontare questa storia dal punto di vista di chi la vive ogni giorno. I preti che vestono i panni di questo incarico, che non scelgono di essere esorcisti ma vengono nominati dai vescovi e la loro vita si trasforma completamente, assediati giorno e notte. Padre Cataldo e` il simbolo di una dedizione assoluta unita ad una spontaneita` e schiettezza disarmanti. E i cosiddetti posseduti che non sono fanatici ipercattolici ma persone comuni che si avvicinano alla Chiesa in un momento particolarmente difficile della loro vita. La loro esperienza si emancipa, quindi, dall’immaginario horror e acquista un’inedita complessita` fatta di dubbi, inciampi, sbagli di interpretazione ma anche di un’inesauribile autoironia.”

 

Ed ecco il trailer ufficiale !!

 


 

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