Mercoledì 7 settembre, “Un padre, una figlia” è stato protagonista della classica uscita infrasettimanale degli Amicinema.
Come da buona abitudine apriamo lo spazio dedicato a tutti i commenti, critiche e spunti di discussione che vorrete lasciare sul film.
Dati Tecnici
Regia: Cristian Mungiu.
Cast: Adrian Titieni, Adrian Vancica, Emanuel Parvu e Gheorghe Ifrim.
Durata: 128 min
Trama del film
“Romeo Aldea, un medico che vive in una piccola città di montagna in Transilvania, ha cresciuto la figlia Eliza con l’idea che al compimento del diciottesimo anno di età lascerà la Romania per andare a studiare e a vivere all’estero. Il suo progetto sta per giungere a compimento: Eliza ha ottenuto una borsa di studio per studiare psicologia in Gran Bretagna. Le resta solo da superare l’esame di diploma degli studi superiori, una mera formalità per una studentessa modello come lei. Ma il giorno precedente la prima prova scritta degli esami, Eliza subisce un’aggressione che mette a repentaglio la sua partenza. Adesso Romeo è costretto a prendere una decisione. Ci sono diversi modi per risolvere il problema, ma nessuno di questi contempla l’applicazione di quei principi che in quanto padre ha impartito a sua figlia.”
Trailer
Spezzo una lancia a favore di questo film ed in particolare dello sguardo del regista che indaga nella vita quotidiana e nella psicologia di un padre, che con ogni mezzo si affanna alla ricerca di un modo per permettere alla figlia di conquistare un futuro migliore, grazie all’ottenimento di una borsa di studio all’estero. Per perseguire questo proposito utilizza ogni mezzo, compreso il sotterfugio e la corruzione. E’ un padre che cerca nella figlia il riscatto ad un fallimento personale, Il regista ne mostra l’ intima umanità, fa uscire allo scoperto ogni sua debolezza e fragilità e lo fa senza giudizio morale. Il vero riscatto e la vera conquista sono la volontà della figlia di emanciparsi e decidere autonomamente il proprio futuro, insegnando al padre il valore dell’onestà e dell’assunzione di responsabilità..Il film è una piccola parabola profondamente umana…