Un poema per Neruda

Dopo la tappa al Festival di Cannes il prossimo 13 ottobre approda nelle sale italiane con Good Films il dramma biografico “Neruda” diretto dal regista cileno Pablo Larrain, uno dei piu’ grandi registi del momento (vedi il recente Jackie a Venezia).

 

Il cast del film include Gael García Bernal (Oscar Peluchoneau), Alfredo Castro (Gabriel González Videla), Pablo Derqui (Víctor Pey), Antonia Zegers e Luis Gnecco nei panni del poeta cileno Pablo Neruda, vincitore del Premio Nobel nel 1971.

 

La trama ufficiale:
1948: guerra fredda in Cile. Il senatore Pablo Neruda accusa il governo di tradire il partito comunista e viene accusato dal Presidente Gonzalez Videla. Il prefetto Oscar Peluchonneau deve arrestare il poeta che cerca di fuggire dal paese con la moglie. Ispirato dai drammatici eventi della sua nuova vita da fuggitivo, Neruda scrive “Canto General”. Neruda vede nella sua storia di poeta perseguitato dal suo implacabile avversario, la possibilità di diventare sia un simbolo di libertà che una leggenda letteraria.


 

Ornella Dallavalle ha scritto in esclusiva per Amicinema la recensione del film:
“Siamo in Cile, nel 1948, con la Seconda guerra mondiale finita da pochi anni e la guerra fredda in arrivo. Pablo Neruda è il poeta nazionale, carismatico, ammaliatore, è un amante della cucina, del vino, delle donne, un diplomatico e un viaggiatore, un appassionato di letteratura poliziesca e da qualche tempo è anche un senatore comunista apertamente critico nei confronti del presidente Videla. In Cile Neruda è ovunque. Pablo Larrain non ha esitato di fronte alla sfida di raccontare i momenti cruciali della storia del suo Paese attraverso la vita del poeta e ha scelto di farlo su due piani, da una parte mettendo a confronto il politico e l’artista e dall’altra creando una sfida tra Neruda e l’ispettore di polizia (inventato?) Oscar Peluchonneau (Gael Ggarcia Bernal), che Videla sguinzaglia contro di lui quando Neruda diventa il ricercato numero uno del Paese. Il confronto tra i due uomini che si temono e si rispettano, benché sia chiaro fin dall’inizio come uno dei due sia subalterno rispetto all’altro (nonostante non voglia essere un personaggio secondario!), diventa un’altra chiave di lettura del film. Questo inseguirsi di due persone (sulle cime innevate della cordigliera delle Ande), che diventano sempre di più dipendenti una dall’altra, porta alla fine quasi ad una sovraposizione di anime. L’ossessione per la cattura nasconde la necessità per l’ispettore di dimostrare di essere all’altezza del rispetto del suo antagonista, come uomo e come artista (mancato). E dietro questa sfida c’è anche quella di Larrain per cercare un equilibrio tra esigenza di verità sugli eventi drammatici che hanno caratterizzato la storia cilena e narrazione allegorica. Questo film forse voleva essere un poema per Neruda, nella speranza che l’avrebbe apprezzato.”

 

E vi ricordiamo che vedremo questo film nell’uscita infrasettimanale di Amicinema il 19 ottobre !!

 

Questo per terminare e per incuriosirvi e’ il trailer ufficiale del film !!

 


 

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