Presentato in concorso all’ultimo Festival di Cannes e osannato dalla critica di tutto il mondo, “Aquarius” esce nelle sale italiane dal prossimo 15 dicembre e segna il ritorno sul grande schermo di una straordinaria Sonia Braga, indimenticabile protagonista di “Donna Flor e i suoi due mariti” e “Il bacio della donna ragno”, qui nei panni di Clara, una donna che rivendica la propria identità culturale, politica e sessuale e il diritto di essere libera in un film che ha i colori della controcultura e dell’emancipazione femminile.
Clara/Braga è un critico musicale in pensione e vive nel palazzo “Aquarius”, che si affaccia sullo splendido lungomare di Recife. Una compagnia immobiliare ha già acquistato tutti gli appartamenti dell’edificio per farne un condominio di lusso, ma Clara è decisa a non cedere il suo, a cui la legano molti ricordi familiari. Dopo i primi tentativi amichevoli, gli speculatori ingaggiano una vera e propria guerra fredda con la donna, in un crescendo di violenza psicologica: abituata a combattere da una vita, Clara non ha però intenzione di arrendersi, neanche davanti all’ultima, sconvolgente minaccia.
Ecco le note di regia del regista:
“Aquarius parla di libertà, ma anche di memoria. Il film si apre infatti con una serie di fotografie della vecchia Recife accompagnate da una bossa nova, e si vedrà poi che la memoria, per la protagonista Dona Clara, è in primo luogo fedeltà a se stessa; è legame forte con la tradizione (che è tradizione degli anni Settanta, di libertà), con la famiglia, con la musica (vengono nominate due regine della “musica nova” brasiliana, Elis Regina e Maria Bethania).
Ma è anche libertà di non negarsi il piacere. Non accettando di vendere la casa dove vive e dove è stata felice col suo uomo, Clara combatte non inconsapevolmente contro quell’idea di “crescita” che ha portato il mondo all’attuale rovina o quasi.
I suoi avversari (uomini, non a caso, e proprio nel senso di machos), agiscono sempre in modo subdolo, prima proponendo affari “irresistibili”, poi nel modo più proditorio e nascosto; mentre Clara agisce a viso aperto fino alla sfida finale.
Non arrendersi, non dimenticare che si può essere liberi: questa è la memoria di Clara, una memoria morale, rispecchiata alla perfezione da Sonia Braga, che per me rappresenta il volto stesso della cultura brasiliana”
Uscito tra mille controversie in Brasile, Aquarius è stato accolto da un inatteso successo di pubblico, diventando un vero e proprio manifesto di libertà e resistenza.
Ecco il bellissimo trailer italiano !!