Oggi e’ la “Giornata della Memoria” e noi nel nostro piccolo vogliamo parlarne raccontandovi dei film che potrete vedere oggi (e nei prossimi giorni) e che si ricollegano in modi diversi al tema di questa giornata.
Prima pero’ una annotazione extra cinematografica: sapevate che a Milano esiste il Memoriale della Shoah ?
Si trova in un’area della Stazione Centrale situata al di sotto dei binari ferroviari ordinari e vi consigliamo di farci un salto, oggi o in un qualsiasi altro giorno visto che la memoria di quelle tragiche vicende non deve essere dimenticata mai.
Ecco invece cosa potete vedere oggi al cinema.
Al “MIC – Museo del Cinema” viene proiettato il film “Wunderkinder“, una storia di amicizia e di musica ambientata nell’Ucraina occupata dai nazisti.
Ucraina primi anni ’40. Sullo sfondo dell’invasione nazista una storia di musica e di amicizia tra tre ragazzi: la tedesca Hanna Reich e due ebrei, Abrascha Kaplan e Larissa Brodsky.
Solo ieri e oggi invece potete trovare nelle sale milanesi “Il viaggio di Fanny“: basato su una storia vera, il film racconta la vicenda di Fanny, una ragazzina ebrea di 13 anni che nel 1943, durante l’occupazione della Francia da parte dei tedeschi, insieme alle sorelline, viene mandata in una colonia in montagna. Lì conosce altri coetanei e con loro, quando i rastrellamenti nazisti.
A Milano e’ in programmazione all’Anteo, Arcobaleno, Ariosto, Ducale, UCI Bicocca e Certosa.
Al Beltrade potrete invece vedere “Austerlitz“, il film di Sergei Loznitsa che propone un’osservazione dei visitatori dell’ex campo di concentramento di Sachsenhausen, 35 chilometri a Nord di Berlino. Loznitsa, durante una calda giornata estiva, piazza una telecamera ad altezza d’uomo e registra: il percorso turistico che le persone seguono per visitare il campo è lo stesso che facevano i prigionieri di un tempo. Qualcuno passeggia tra i viali delimitati dai dormitori, altri scattano selfie all’interno dei forni crematori, altri ancora consumano il pranzo al sacco sul lastricato che separa la strada dalle fosse comuni.
Eppure Loznitsa non fornisce una lettura semplicistica né giudizi univoci: propone una riflessione vera sul senso della testimonianza e della memoria della Shoah. E induce a chiedersi: cosa farei se il turista fossi io?
Terminiamo con “Una volta nella vita“, una storia ambientata in un liceo, dove gli adolescenti impareranno ad affrontare la vita mettendo alla prova i propri limiti.
Nella banlieu di Créteil, a sud-est di Parigi, il crogiolo di etnie e differenti confessioni religiose ha numeri ben sopra la media. Al liceo Léon Blum, in particolare, c’è una classe multiculturale litigiosa e indisciplinata che crea problemi al preside e al corpo docente. Solo la professoressa di storia, Anne Gueguen, pare essere in grado di farsi ascoltare da quei ragazzi. Non solo: contro il parere di tutti, inizialmente scoraggiata dagli studenti stessi, la Gueguen sceglie proprio la seconda esplosiva, anziché la gemella “europea” e più disciplinata, per partecipare al concorso nazionale della Resistenza e della Deportazione (CNRD) indetto dal Ministero della Pubblica Istruzione. L’incontro con la memoria della Shoah avrà un impatto indelebile sulla vita e sul comportamento dei ragazzi della banlieu.
A Milano solo all’Auditorium San Carlo Pandora in Corso Matteotti 14.