“Suspiria“, il capolavoro del maestro del brivido italiano Dario Argento, torna sul grande schermo come evento speciale per tre giorni, 30-31 gennaio e 1 febbraio 2017, distribuito da QMI/Stardust.
Il film è uno dei titoli di pregio della library Videa che, a 40 anni dalla prima uscita cinema, ha deciso di restaurarlo in 4K partendo dal negativo, operazione che ha permesso di preservarne la qualità originale.
Desiderosa di perfezionarsi, Suzy (Jessica Harper), una giovane americana, vola in Germania, all’Accademia di Friburgo, la più famosa scuola europea di danza.
Vi arriva in una tempestosa notte di tregenda e scorge una ragazza che ne fugge. Poi suona invano al campanello dell’Accademia: non la fanno entrare. Così deve riprendere il suo taxi e andarsene altrove per la notte.
Intanto, la fuggitiva, Pat, trova rifugio da un’amica, ma è ossessionata da qualcosa che non vuole spiegare. Una mano sconosciuta sbuca da oltre la finestra del bagno e trucida la ragazza, mentre l’amica cerca invano di entrare.
Il mattino dopo, Suzy ci riprova e stavolta l’algida miss Tanner (Alida Valli) la accoglie con fredda cordialità e la presenta all’insegnante, madame Blanc (Joan Bennett). Questa le rivela la tragica sorte di Pat e la ammonisce a stare attenta alle amicizie. Poi le spiega che per motivi tecnici non potrà alloggiare all’Accademia, ma in città, presso un’allieva del terzo anno, Olga. Suzy comincia a conoscere le altre allieve e nota che il clima non è sempre amichevole, ma i problemi veri saranno altri, quando inizierà a capire in quale luogo è veramente capitata.
“Grazie a questa nuova versione restaurata in 4k, l’emozione sarà fortissima. Non vedo l’ora di vederlo in sala, col pubblico, con tutti i giovani che lo guarderanno per la prima volta… Oggi c’è ancora bisogno di aver paura al cinema, la paura è catartica, io lo so. Risveglia l’anima dello spettatore e colpisce il suo inconscio. – dichiara Dario Argento – La pratica del restauro nel cinema è molto importante per le nuove generazioni”.
Se in Italia il film più noto del regista romano e’ “Profondo rosso”, all’estero e’ conosciuto soprattutto per Suspiria soprattutto in Francia, Germania, Giappone, Stati Uniti d’America e Regno Unito dove riscosse enorme successo.
Il restauro è stato operato dal laboratorio tedesco TLEFilms Film Restoration & Preservation Services, partendo dalla pellicola originale. I 35 mm, danneggiati in varie parti da lacerazioni, graffi e macchie, sono stati attentamente corretti in maniera digitale. Il film è stato girato con negativi EastmanColor ed è stata l’ultima grande produzione di questo genere ad aver usato il processo “Technicolor Dye Transfer”.
Tra le curiosità dell’operazione anche la creazione del font Suspiria da parte della società LVR Digital di Roma, che ha curato invece il rifacimento dei titoli. Dopo aver acquisito i fotogrammi originali dei titoli di testa del film è stato ricostruito, attraverso una tecnica di maschere grafiche, un alfabeto parziale. Successivamente, i titoli sono stati riscritti sul master restaurato andando a recuperare quelle posizioni originali volute dal regista.