Un thriller psicologico che colpisce e affronta la complessità delle relazioni umane

Asghar Farhadi al momento e’ il piu’ grande regista iraniano ed uno dei migliori in assoluto… ricorderete di sicuro tutti il bellissimo “Una separazione” lo vede conoscere a tutto il grande pubblico e lo portò a vincere Orso d’Oro a Berlino, Golden Globe e Oscar come miglior film straniero.

 

Il cliente” all’ultimo festival di Cannes ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura e per il miglior attore protagonista e adesso finalmente lo possiamo vedere anche da noi (dopo una veloce apparizione nelle rassegne di aprile scorso).

 

Emad (Shahab Hosseini) e Rana (Taraneh Alidoosti) sono una giovane coppia di attori costretta a lasciare la propria casa al centro di Teheran a causa di urgenti lavori di ristrutturazione. Un amico (Babak Karimi) li aiuta a trovare una nuova sistemazione, senza raccontare nulla della precedente inquilina che sarà invece la causa di un ”incidente” che sconvolgerà la loro vita…


 

Ecco la recensone di Elisabetta LaMonica che era presente all’anteprima stampa:
 
“Dopo IL PASSATO ed UNA SEPARAZIONE il regista iraniano pluripremiato Asghar FARHADI torna in sala con un film che ancora una volta sorprenderà per la capacità di raccontare di come cambiano i rapporti umani e le relazioni familiari a seconda delle circostanze che si vivono con uno sguardo attento sui sentimenti e sui comportamenti familiari.
IL CLIENTE è la storia di Emad (Shahab HOSSEINI) e Rana (Taraneh ALIDOOSTI) attori teatrali amatoriali e giovani sposi che sono costretti a trasferirsi a causa di un improvviso cedimento strutturale della loro abitazione. E’ il preludio questo, ad un intreccio di eventi che, come in UNA SEPARAZIONE si dipana fino all’irreversibile. I due protagonisti Emad e Rana sono invitati ad abitare la casa del regista teatrale Babak (Babak KARIMI) con il quale stanno mettendo in scena il dramma di Miller MORTE DI UN COMMESSO VIAGGIATORE. Sembrerebbe un aiuto, ma per la giovane coppia, rappresenta invece la causa di una situazione che rivelerà alcuni aspetti inattesi delle loro rispettive personalità. Fa da sfondo la recita del dramma, come se i protagonisti che in scena interpretano i ruoli del commesso viaggiatore
e di sua moglie, nella vita reale recitassero un copione scritto per loro. Bellissimo film ed aperto a molteplici interpretazioni. IL CLIENTE è, come un arcobaleno, pieno di sfumature e di significati, in bilico fra i ruoli sociali e chi li recita, fra gli eventi realmente accaduti e ciò che si immagina ed infine fra il giudizio e colui che giudica, in un’altalena di ottima recitazione e magistrale regia.”

 

Asghar Farhadi ci racconta invece come è nato il progetto e della difficoltà di inquadrare il significato della storia:
 
“Da tempo c’era un’idea molto semplice che mi frullava per la testa, sulla quale prendevo appunti. Quando ho capito che avrei girato un film in Iran, mi sono rituffato in quegli appunti sparpagliati, presi nel corso di diversi anni.
Tra l’altro ho sempre desiderato girare un film ambientato nel mondo del teatro. Quando ero più giovane, anch’io ho fatto teatro e il teatro ha sempre contato molto nella mia vita. Questa storia aveva il potenziale giusto per potersi svolgere in quell’ambiente.
Così ho cominciato a sviluppare la sceneggiatura attorno a dei personaggi che recitano in un teatro. Sarebbe difficile per me definire o riassumere Il cliente, o perfino spiegare cosa significhi la storia. Tutto dipende dalle preoccupazioni e dallo sguardo degli spettatori.
Per chi lo vedrà come un film sociale, gli elementi relativi a questo aspetto saranno i più importanti. Per altri il punto di vista più importante potrebbe essere quello morale, o qualcosa di ancora diverso.
Quello che mi sento di dire è che, ancora una volta, questo film affronta la complessità delle relazioni umane, soprattutto all’interno di una famiglia o di una coppia.”

 

E un altra grande prova del regista iraniano anticipata dal trailer italiano !!

 


 

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