Dopo essere stato presentato in anteprima mondiale fuori concorso all’ultimo Festival di Berlino arriva finalmente nei cinema italiani “Logan“, il terzo (e ultimo ?) film dedicato a Wolverine, l’artigliato mutante degli X-Men.
“Logan” ha come protagonista Hugh Jackman (forse alla sua ultima apparizione nei panni del personaggio), con al fianco Patrick Stewart (X-Men – Giorni di un futuro passato), Stephen Merchant, Richard E. Grant e l’esordiente Dafne Keen. Il film è diretto da James Mangold (Quando l’amore brucia l’anima, Wolverine – L’immortale).
2029. I mutanti sono spariti, o quasi. Un Logan isolato e scoraggiato sta affogando le sue giornate in un nascondiglio in un remoto angolo del confine con il Messico, racimolando qualche dollaro come autista a pagamento. I suoi compagni d’esilio sono l’emarginato Calibano e un Professor X ormai malato, la cui mente prodigiosa è afflitta da crisi epilettiche sempre peggiori.
Ma i tentativi di Logan di nascondersi dal mondo e dalla sua eredità finiscono bruscamente quando una misteriosa donna arriva con una pressante richiesta: Logan deve scortare una straordinaria ragazzina e portarla al sicuro. Presto Logan dovrà sfoderare gli artigli per affrontare forze oscure e nemici emersi dal suo passato in una missione di vita o di morte che porterà il vecchio guerriero su un sentiero dove compirà il suo destino.
“Logan” è basato su “Vecchio Logan”, la storia a fumetti, ambientata nel futuro, di Mark Millar (scrittore) e Steve McNiven (disegnatore).
Hugh Jackman nelle presentazioni mondiali della pellicola ha dichiarato:
“Volevamo qualcosa che si sentisse fosse molto diverso, molto nuovo e, in ultima analisi, molto umano. Perché mi sembra che la forza degli X-Men e quella di Wolverine sia più nella loro umanità piuttosto che nei superpoteri. Nell’esplorare questo personaggio per l’ultima volta, ho voluto arrivare al cuore di qualcuno che era più umano di quello che i suoi artigli potrebbero far pensare.
Questo è molto più realistico di tutto quello che abbiamo fatto prima nel franchise degli X-Men e forse anche di tutti gli altri comicmovies. E’ molto più umano.
Wolverine non vuole aiutare nessuno. Assolutamente. Non vuole avere niente a che fare con questa storia. E’ molto lontano il tempo in cui rispondeva alle richieste e alle grida di aiuto della gente. In sostanza è giunto alla conclusione che in genere quando aiuta qualcuno, le cose finiscono per andare peggio.
Le persone che ama finiscono per farsi male, e se si avvicina troppo, o se ci prova con troppa convinzione, tutto finisce con il dolore, con qualche perdita e distruzione.
Patrick Stewart ha amato questo personaggio e si vede. E’ una prestazione straziante, bella, stratificata, strutturata e complessa che a volte è incredibilmente lucida e chiara. Si vede il rapporto tra lui e Logan come una sorta di legame padre-figlio in tutte le sue sfumature: l’orgoglio, la delusione, la rabbia e la frustrazione… emerge tutto.”
E per finire ecco il trailer ufficiale italiano !!