Il lento e inesorabile esodo dei giovani italiani

Giovanni Veronesi e’ uno dei re mida della commedia italiana (“Che ne sarà di noi” , 3 capitoli di “Manuale d’amore”, “Genitori & figli – Agitare bene prima dell’uso”), tutti i film che tocca diventano grandi successi e siamo sicuri che non fara’ sicuramente eccezione questo “Non è un paese per giovani“.

 

Sandro ha poco più di vent’anni, è gentile, a volte insicuro e il suo sogno segreto è diventare uno scrittore. Luciano invece è coraggioso e brillante, ma con un misterioso lato oscuro.

S’incontrano tra i tavoli di un ristorante dove lavorano entrambi come camerieri.

Come tanti loro coetanei, Sandro e Luciano sentono che la loro vita in Italia non ha alcuna prospettiva. Si scelgono istintivamente e decidono, presi da un’euforica incoscienza, di cercare un futuro per loro a Cuba, la nuova frontiera della speranza dove tutto può ancora accadere.
Il progetto è quello di aprire un ristorante italiano che offra ai clienti il wi-fi -ancora raro sull’isola- grazie alle nuove ma limitate concessioni governative.
Con Nora, la strana ragazza che li aspetta all’Avana come un destino, scopriranno che esiste anche un modo glorioso di perdersi, che darà un senso profondo alla fatalità che li ha fatti incontrare.
Attraverso scelte pericolose, violente, incontri necessari e addii pieni di silenzio, Non è un paese per giovani racconta la tenacia e la bellezza di una generazione che anche se privata di un luogo dove diventare grandi non si lascia spegnere.

 
Nel cast Filippo Scicchitano, Giovanni Anzaldo, Sara Serraiocco, Sergio Rubini E Nino Frassica.
 

Ecco le parole di Rossella Casapollo che ha visto in anteprima questa pellicola qualche settimana fa:
 
“Protagonista assoluto è il mondo dei giovani italiani, dei tanti che non trovano lavoro e cercano uno sbocco all’estero e magari in questa fuga più che un lavoro trovano se stessi. Già da questi presupposti, si evince che il nuovo film di Veronesi non può offrire grandi aspettative né tanto meno originalità nello sviluppo.
Prima di introdurre i personaggi principali, il regista si avvale, a par mio in modo eccessivamente didascalico, di una serie smart-video di numerosi ragazzi che testimoniano la loro scelta di vita all’estero: storie già sentite.
Il filo conduttore è l’avventura a Cuba di due ventenni: Sandro, animo gentile con la vena dello scrittore e Luciano, spirito ribelle ed intraprendente, che decidono di dare un colpo di spugna alla vita apparentemente senza prospettive che li aspetterebbe in Italia per aprire un’attività nell’isola caraibica: un ristorante con connessione wi-fi, una rarità per il posto che costituirebbe proprio il punto di forza dell’impresa.
Raggiunta Cuba, incontrano e si uniscono ad una ragazza italiana completamente integrata nel posto: si chiama Nora, ha avuto una storia dura e ora è un personaggio un po’ bordeline, con grande esuberanza e luminosità.
La ragazza e l’isola cambieranno la vita dei due giovani, riportando alla luce la loro vere inclinazioni.
In generale il film è poco incisivo e frammentario, non ci sorprende e non sviluppa bene i personaggi, vorrebbe affrontare un problema sociale con la leggerezza della commedia, ma non risulta coinvolgente.
Bravi gli attori e soprattutto le due perle rappresentate dalle piccole parti di Sergio Rubini e Nino Frassica e ovviamente bello il contesto: Cuba non delude mai, il film un po’.”

 

Invece Veronesi ha detto:
 
“Forse è la prima volta che accade, ma non è un caso: un film che viene tratto da una trasmissione radiofonica. Un’esperienza fatta di dirette radio tutti i
giorni a Radio 2, dove chiamavo un ragazzo italiano all’estero e mi facevo raccontare la sua storia e il perché se n’era andato dall’Italia.
Le risposte di questi giovani sono state a volte divertenti, ma a volte di una spietatezza insostenibile. Più di 100.000 ragazzi l’anno se ne vanno dall’Italia in silenzio, senza fare rumore. É un lento ma inesorabile esodo che porterà alla mancanza di tasselli fondamentali, in alcune generazioni del futuro.
I miei film sono sempre stati delle commedie divertenti e non voglio assolutamente perdere questa valenza ma non voglio nemmeno perdere di vista il momento storico in cui viviamo e raccontarlo attraverso questo delicato argomento. In questo momento l’Italia vive una difficile situazione per quanto riguarda l’immigrazione, che è divenuta anche uno specchio mediatico quotidiano con la miseria e le atrocità di alcuni posti del mondo da cui la gente scappa, ma si disinteressa totalmente di un altro aspetto, quello che raccontiamo in questa storia, che è appunto l’emigrazione dei nostri ragazzi, messi alle strette, obbligati ad andare a cercare i propri sogni all’estero. “

 

E finiamo come sempre con il trailer ufficiale !!

 


 

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