Grande bluff o regista innovativa ? I commenti sulla carriera di Sofia Coppola sono sempre stati molto contrastanti con il picco del contrastato Leone d’Oro per “Somewhere”.
Siamo sicuri che neppure questo “L’inganno” riuscirà a dirimere la questione, ma in ogni caso basta che sia un buon film da vedere in sala !!
Premiato all’ultimo Festival di Cannes per la miglior regia, e’ un riadattanento dell’omonimo romanzo di Thomas Cullinan portato al cinema nel 1971 da Don Siegel e interpretato da Clint Eastwood (“La notte brava del soldato Jonathan”).
La storia si svolge nel collegio femminile Miss Martha Farnsworth al Sud in Virginia, durante la Guerra di Secessione americana nel 1864.
Le giovani donne che ci vivono, protette dal mondo esterno, soccorrono un soldato nordista ferito e lo portano al riparo. Mentre gli offrono rifugio e curano le sue ferite, la casa viene invasa dalla tensione sessuale e da pericolose rivalità, e i tabù vengono infranti in un’imprevista serie di eventi.
Nel cast Colin Farrell, Nicole Kidman, Kirsten Dunst, Elle Fanning, Emma Howard, Oona Laurence, Angourie Rice, Addison Riecke.
Per Amicinema lo scorso luglio all’anteprima stampa milanese era presente Ornella Dallavalle alla quale lasciamo subito la parola:
“L’inganno è il remake del film ‘La notte brava del soldato Jonathan’, uscito nel 1971 e tratto dall’omonimo ramanzo di Thomas P. Cullinan, un remake fatto migliorando alcuni aspetti tecnici (come la fotografia o i costumi) ma che non aggiunge nulla, bensì toglie gli aspetti più ‘scomodi’.
La storia si svolge in Virginia, ai tempi della guerra civile. Il soldato nordista John McBurney (Colin Farrell) viene ritrovato ferito dalla piccola Amy che lo porta nel collegio per ragazze dove lei vive, collegio guidato dalla severissima e devotissima Miss Martha Farnsworth (Nicole Kidman). Accolto con iniziale diffidenza, (in fondo è uno yankee!), diventa ben presto oggetto del desiderio delle miti e pudiche studentesse ed insegnanti della scuola. In particolare se lo contendono una triste Kirsten Dunst e un’adolescente ribelle (Elle Fanning). John si sente al centro delle loro attenzioni ed inizia a manipolarle, innescando rivalità e dissapori. E se per Amy (Oona Laurence), è una sorta di figura paterna, per Martha, Edwina e Alicia è una promessa di soddisfazione di istinti sessuali. Lui cerca di averle tutte (ingannandole!) ma alla fine si trova vittima del suo stesso inganno. Chi inganna chi, sembra il tema della Coppola, o perlomeno, il filo intorno a cui si svolge il racconto. Il film conserva l’atmosfera da sogno, tipico della regista, la realizzazione però è piuttosto asettica, curata in ogni minimo dettaglio ma poco coinvolgente.
In questa nuova versione, scompare il personaggio di Halli e di conseguenza non si tocca il tema della schiavitù, tema ben presente nel Sud di quei tempi che la regista, evidentemente, preferisce non trattare. E così, nonostante la bravura delle attrici, si esce dalla sala con l’impressione di conoscere poco le protagoniste di questo racconto. E se Sofia avesse voluto ingannare anche noi?”
La Coppola ha detto su questo film:
“Le dinamiche di gruppo – specialmente femminile – mi hanno sempre interessato. Penso che le dinamiche tra donne possano essere molto più sottili e sotto la superficie mentre quelle tra uomini sono più aperte, manifeste.
Sono stata attratta da questa storia perché era su un gruppo di donne – e mi ricordava un po’ Il giardino delle vergini suicide, dove le ragazze sono tagliate fuori dal mondo – e perché non avevo mai davvero fatto un film su donne di varie età che si trovano in momenti differenti delle loro vite e su come si relazionano le une con le altre. Nella storia, ognuna di loro si rapporta all’uomo in maniera diversa
La mia amica e scenografa Anne Ross mi aveva prima parlato del film The Beguiled (La note brava del soldato Jonathan) di Don Siegel, che io non avevo mai visto ma che sapevo essere molto apprezzato. L’ho guardato e la storia mi si è fissata in testa – la sua stranezza e le sue svolte inaspettate. Non avrei mai pensato di ri-fare un film, ma ero curiosa e ho comprato il libro su cui si basava.
Ho pensato, ‘perché non raccontare di nuovo la storia dal punto di vista delle donne?’ In questo modo L’Inganno sarebbe stato una reinterpretazione; la premessa è vincente perché le dinamiche di potere tra uomini e donne sono universali.
C’è sempre un mistero tra uomini e donne.”
E gran finale con l’intenso trailer italiano !!