Un essere umano che cambia continuamente

Il suo precedente film “Gloria” era stato un grande successo apprezzato anche in un’uscita anni fa degli Amicinema.

 

Adesso il regista cileno Sebastián Lelio ci propone una nuova forte figura femminile in questo “Una donna fantastica” (Una mujer fantástica) vincitore dell’Orso d’argento per la Migliore Sceneggiatura al Festival di Berlino 2017,

 

E’ la storia di Marina, una donna giovane e attraente, legata sentimentalmente ad un uomo di vent’anni più grande. La sua fragile felicità si interrompe la sera in cui Orlando, il suo grande amore, muore all’improvviso.
È in quel momento che la sua natura transgender la metterà di fronte ai pregiudizi della società in cui vive. Marina è però una donna forte e coraggiosa e si batterà contro tutto e tutti per difendere la propria identità e i propri sentimenti.


 

Nel cast Luis Gnecco, Aline Küppenheim, Amparo Noguera, Francisco Reyes e Daniela Vega.

 

Silvia Palladini ci racconta le sue impressioni di questo importante film:
 
“Sebastián Lelio, regista di Una donna fantastica, già noto per Gloria, torna al cinema con un nuovo personaggio femminile: Marina, una donna transessuale che vive con Orlando, un uomo di trent’anni più vecchio di lei. I due si amano, indipendentemente dalla differenza di età e di cultura sessuale, ma il loro amore non viene né capito né accettato dalla famiglia di lui, ad eccezione del fratello. Una notte, mentre i due stanno dormendo insieme, Orlando si sente molto male: Marina lo porta immediatamente al pronto soccorso, ma l’uomo dopo poco muore. Marina dovrà affrontare le discriminazioni e la violenza della famiglia del suo compagno, che non vuole avere niente a che fare con lei, sospettando persino che sia coinvolta nella morte di Orlando.
 
La pellicola, vincitrice dell’Orso d’argento per la Migliore Sceneggiatura al Festival di Berlino 2017, è importante per comprendere la situazione di una persona transessuale ai giorni nostri. Il pubblico empatizza con Marina, ma non si commuove, piuttosto si arrabbia e si sente in dovere di lottare al suo fianco, poiché lei è una donna forte, che cerca continuamente di andare avanti e superare ogni avversità. Rilevante è il fatto che non sapremo mai se la protagonista ha già cambiato sesso a livello genitale o meno: attraverso escamotage con cui vengono coperte le parti intime di Marina e attraverso le sue stesse parole, viene dimostrato che non è importante se l’ha già fatto, perché lei è una donna in quanto si sente tale, non in quanto possiede determinati genitali.
Il messaggio è chiaro: come afferma il regista, Marina “è una donna, un uomo, o la somma di entrambi? È un essere umano che cambia continuamente…” e questo è confermato da diversi aspetti della pellicola: la fotografia utilizza luci e colori cangianti in ogni scena, fino alle parole dei titoli di coda, che cambiano colore; gli specchi e i continui riflessi ci suggeriscono la complessità della natura di Marina; la protagonista stessa cambia idea a più riprese, in particolare per quanto riguarda il funerale di Orlando.
 
La musica svolge un ruolo fondamentale nella vita della protagonista, la rappresenta ed è fonte della sua salvezza: la prima volta che vediamo Marina, ci viene presentata mentre canta; per cercare uno sfogo va in discoteca; per trovare conforto si reca dal suo insegnante di canto e il canto sarà proprio ciò che la farà andare avanti.”

 

Segnatevi la data del 25 ottobre perche’ vedremo questo film nell’ultima uscita infrasettimanale di Amicinema !

 

Spazio al trailer ufficiale di questo film !!

 


 

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