Passato all’ultimo festival di Cannes e subito adorato dalla critica di tutto il mondo incredibilmente “Good Time” esce anche nelle sale cinematografiche italiane.
La sorpresa non e’ legata alla qualità dell’opera, ma solamente alla notorietà (nulla da noi) dei due registi, i fratelli NewYorkesi Josh e Benny Safdie (“Heaven Knows What”, “The Black Balloon”) che nel mondo indie cinematografico sono pluripremiati (Toronto, Locarno, Sundance e SXSW), ma che mai avevano avuto con una loro opera una distribuzione cosi’ grande.
Quindi grazie a MoviesInspired che ha creduto in questa pellicola, un thriller ipnotico che indaga con tonificante franchezza la tragica influenza della famiglia e del destino.
Dopo che una maldestra rapina in banca fa finire in prigione il fratello minore, Constantine “Connie” Nikas (Robert Pattinson) intraprende una
complicata odissea nei bassifondi della città nel tentativo, sempre più disperato e pericoloso, di fare uscire di prigione Nick (Benny Safdie).
Nel corso di una nottata carica di adrenalina, Connie si trova a lottare contro il tempo per salvare il fratello ma anche se stesso, consapevole che le loro vite sono appese a un filo.
Nel cast appunto Robert Pattinson, Ben Safdie, Jennifer Jason Leigh, Barkhad Abdi e Buddy Duress.
Sentiamo le parole di Joshua Safdie su questo film:
“Siamo ossessionati dai personaggi che vivono nel presente. Il tempo è il nemico — sempre — e il presente esiste al di fuori del tempo.
I nostri personaggi non sanno mai che cosa succederà domani o tra un’ora. Sono persone trascurate, dimenticate che possono sparire in un secondo e questo è parte della loro bellezza e del loro fascino.
In Good Time la nostra ossessione per gli emarginati si sposta verso un tipo diverso di americani dimenticati, il cui senso dell’ “adesso” è più dettato dalla trama e dalla struttura narrativa. Più consideravamo fattori come il pericolo, l’urgenza e lo scopo, più ci trovavamo a fare un pulp thriller neogrindhouse.
È sempre importante per noi amare i nostri personaggi; sono eroi, sempre. Si rifiutano di accettare lo status quo della vita e fanno del loro meglio per lasciare il segno.
In Rob abbiamo trovato una persona estremamente piacevole e adorabile — ma anche un paradosso incredibile. Ha dato vita a una specie di fusibile: un outsider che cerca però disperatamente una connessione. Quando scrivi per qualcuno in particolare, DEVI inserire un pezzo di lui nel personaggio. Penso che la vera natura di Rob colga in Connie un senso di desiderio e di vulnerabilità che mi sembra incredibilmente tenero.
Un’altra influenza sulla genesi di Good Time è stato Fuori Orario, la dark comedy di Martin Scorsese del 1985, con protagonista un newyorchese che cerca di tornare a casa dopo una serie di disavventure notturne: penso che Scorsese abbia preso a prestito uno schema noto — il Candide di Voltaire — e l’abbia usato per dar forma alla sua storia, solo che qui le cose non fanno che peggiorare.
Ma Good Time, nonostante sia un film su ‘una notte andata storta’, è nato esclusivamente dai suoi personaggi e dalle situazioni. Ci interessava capire che cosa facessero queste persone minuto per minuto nel corso di 100 minuti”.
Sostenuto da una delle interpretazioni più significative della carriera di Robert Pattinson, Good Time è un entusiasmante ritratto di disperazione e distruzione che non si dimenticherà tanto presto.
Vediamoci per concludere il trailer ufficiale di questa pellicola !!