Nei consueti sondaggi dei migliori registi dei giorni d’oggi quante volte viene citato il nome di Kathryn Bigelow ?
Possiamo dire con buona certezza che non succede quasi mai, eppure e’ stata la prima donna a vincere un Oscar per la regia nel 2010 (con “The Hurt Locker”) e ha una filmografia molto ricca e bella con film come “Point Break”, “Strange Days”, “Zero Dark Thirty”.
Insomma non considerando discriminazioni di sesso come motivazioni per noi e’ un mistero.
Ora speriamo che con “Detroit“, la sua ultima fatica la sua considerazione possa salire al giusto livello.
La storia è ispirata alle sanguinose rivolte che sconvolsero Detroit nel 1967. Tra le strade della città si consumò un vero e proprio massacro ad opera della polizia, in cui persero la vita tre afroamericani e centinaia di persone restarono gravemente ferite.
La rivolta successiva portò a disordini senza precedenti costringendo così, ad una presa di coscienza su quanto accaduto durante quell’ignobile giorno di cinquant’anni fa.
Nel cast John Boyega, John Krasinski, Jack Reynor, Will Poulter, Hannah Murray, Anthony Mackie e Kaitlyn Dever (per gli amanti di Lost c’e’ anche Malcolm David Kelley, il piccolo Walt del serial).
Ecco la recensione di Sara Palladini che ha visto in anteprima per Amicinema questo film:
“Nel 1967 le strade di Detroit sono affollate di afroamericani in rivolta. Essi sono infatti costretti a vivere in un ghetto, controllato da poliziotti bianchi che spesso li picchiano e li arrestano senza un valido motivo. Dopo decenni che il governo ha promesso alla comunità afroamericana diritti civili continuamente negati, la situazione è diventata insostenibile e donne e uomini neri si ribellano protestando, incendiando edifici e saccheggiando negozi.
Una notte Larry Reed, giovane cantante di un gruppo musicale nascente, i Dramatics, si trova con il suo caro amico Fred al Motel Algiers, quando la polizia sente uno sparo che ipotizza provenire dall’albergo. Subito gli agenti irrompono nel motel, dove obbligheranno gli ospiti – tra i quali Larry, Fred, altri ragazzi neri e due ragazze bianche – a riunirsi in un corridoio. Qui i poliziotti, contro gli ordini dei loro superiori, tortureranno le ragazze e i ragazzi e uccideranno alcuni di loro, per convincerli a fare il nome di chi aveva sparato. A cercare di aiutare i ragazzi arriverà Dismukes, una guardia nera di un negozio vicino.
La regista Kathryn Bigelow sceglie di far vivere al pubblico i terrificanti avvenimenti quasi in prima persona, utilizzando uno stile filmico vicino al documentario e al reportage, inserendo filmati d’archivio e mostrandoci tutte le emozioni provate dai personaggi con continui primi piani e inquadrature vicinissime al loro corpo. In questo modo il pubblico si sente partecipe dell’impeto delle proteste, ma anche dell’orrore che i ragazzi al Motel devono subire.
I ragazzi sono innocenti vittime di una polizia che abusa del proprio potere. A quel tempo infatti molti poliziotti utilizzavano tattiche antagonistiche per provocare una reazione aggressiva da parte degli afroamericani e giustificare il loro arresto, oppure più semplicemente sparavano uccidendoli e dicendo di essere stati aggrediti. Il più delle volte, nonostante l’evidenza, non venivano accusati di omicidio e la verità veniva celata.
Le vicende appaiono crude e reali anche per merito degli attori, che sono riusciti ad immedesimarsi nella parte anche grazie al confronto diretto con i veri protagonisti delle vicende narrate: i rivoltosi e soprattutto alcuni dei ragazzi torturati dalla polizia che si trovavano nel Motel.
Detroit è un film fondamentale, che tutti dovrebbero vedere per comprendere i problemi e le orribili ingiustizie di quegli anni, che del resto sono ancora molto attuali. I filmmaker hanno infatti dichiarato che ogni riferimento alle attuali discussioni nazionali sul razzismo istituzionale e gli eventi descritti nella pellicola è stato intenzionale.”
Finiamo con l’attesissimo trailer italiano !!