Avanti al passato

Negli anni ’70 la Marvel Comics, casa editrice di fumetti di super-eroi, realizzo’ una serie intitolata “What If” nella quale si immaginavano situazioni ipotetiche, diverse solo per pochi particolari dalle storie originarie e il piacere era di vedere quanto si sarebbero discostate dalla vicenda iniziale.
 
E se ? E se Mussolini ritornasse ai giorni d’oggi ?
 
Questo e’ lo spunto di “Sono tornato“, il film di Luca Miniero (Benvenuti al Sud, Non c’è più religione) che si basa sull’originale film tedesco (ovviamente in quel caso il protagonista era il fuhrer).


 

Roma. Giorni nostri.
Dopo 80 anni dalla sua scomparsa Benito Mussolini è di nuovo tra noi. La guerra è finita, la sua Claretta non c’è più e tutto sembra cambiato. All’apparenza.
Il suo ritorno viene casualmente filmato da Andrea Canaletti, un giovane documentarista con grandi aspirazioni ma pochi, pochissimi successi.
Credendolo un comico, Canaletti decide di renderlo protagonista di un documentario che finalmente lo consacrerà al mondo del cinema.
I due iniziano così una surreale convivenza, che tra viaggi per l’Italia, ospitate tv e curiosi momenti di confronto con gli italiani di oggi, porta il Duce a farsi conoscere e riconoscere sempre di più, al punto tale da diventare il protagonista di un show in tv e di mettersi in testa di poter riconquistare il paese…

 

Nel cast Massimo Popolizio (nella parte principale del Duce), Frank Matano, Stefania Rocca, Gioele Dix.

 

Maurizio Nicolai che ha visto per Amicinema questo film ci racconta le sue impressioni:
 
“Commedia che anticipa e accompagnerà la farsa prossima ventura da qui al 4 marzo, facendo un salto indietro di decenni per accomodarsi in un surreal-reality quasi scontato dell’oggi.
Questo rifacimento del film tedesco dedicato a Hitler, ha una spiccata originalità calato nella situazione italiana, riferimenti storici corretti, un tour nelle città, campagne e scantinati col piglio scanzonato e amaro del docu-film, una galleria degli statisti passati e onnipresenti e la televisiun che la fa da padrun. Il Mussolini, interpretato da Popolizio, ripropone se’ stesso senza imbarazzo, è pronto alla rivoluzione, alla ricerca di un manipolo di 500 camerati, fa ridere, fa paura e convince, ieri e forse oggi. Oggetto e soggetto perfetto del marketing politico –spettacolare odierno.
La sceneggiatura (Miniero e Guaglianone) lascia in bocca al duce tutto il suo repertorio grottesco calandolo in una realtà da fiction tutt’altro che finta, gli affianca un precario video-maker (Matano) ingenuo e di belle speranze, offre sconcertanti riprese di comparse involontarie, perfetti e azzimati cialtroni della Tv (GioeleDix e Stefania Rocca).
La memoria a volte cura perfino l’Alzheimer. Consigliato agli indecisi, controverso per i nostalgici, paradigmatico. Diverte e interroga.”

 

Sentiamo anche le parole di Luca Miniero:
 
“Abbiamo fatto dei sopralluoghi con un giovane vestito da Duce… ci sono state reazioni violente ma anche tanta condiscendenza non avevamo il demonio di Hitler ma un parademonio come Mussolini. Non volevamo giudicarlo perché è già stato giudicato dalla storia, la nostra intenzione era di non metterci su un territorio ideologico, non era quello che ci interessava.
Il film aggancia il pubblico, lo tira dentro con un personaggio umano, ma certo non è apologia di fascismo. Gli italiani diversamente dai tedeschi non hanno mai fatto del tutto i conti con il loro dittatore, ma io sono convinto che se oggi tornasse Mussolini vincerebbe le elezioni, salvo poi dopo due anni vedere cadere il proprio governo. Non è necessario un fascismo armato perché il populismo ha già profondamente condizionato tutta la società grazie ad un sistema dei media complice e questo fa molta paura”

 

Guardiamoci per terminare il trailer ufficiale !!

 


 

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