Diventare adulti presto per sopravvivere

Dopo tantissimi ritardi esce finalmente in Italia “Un sacchetto di biglie“, il nuovo film di Christian Duguay (“Coco Chanel”, “Belle & Sebastien – L’avventura continua”)
una straordinaria storia vera sull’Olocausto tratta dal romanzo classico di Joseph Joffo, che ha venduto milioni di copie nel mondo.

 

Parigi. Joseph e Maurice Joffo sono due fratelli ebrei che, bambini, vivono nella Francia occupata dai nazisti. Un giorno il padre dice loro che debbono iniziare un lungo viaggio attraverso la Francia per sfuggire alla cattura. Non dovranno mai ammettere, per nessun motivo, di essere ebrei.
Con una dose sorprendente di astuzia, coraggio e ingegno cercheranno di sopravvivere alle barbarie naziste e di ricongiungersi alla famiglia.

 

Nel cast i giovanissimi Dorian Le Clech e Batyste Fleurial e poi i ben piu’ famosi Patrick Bruel, Christian Clavier e Kev Adams.


 

La riprese si sono svolte a Nizza, Briga Marittima, Avignone e Marsiglia, Praga e Karlovy Vary. A Nizza, per qualche minuto, fu appesa sulla facciata della prefettura una bandiera nazista che provocò lo stupore di alcuni passanti, nonostante il fatto che il comune avesse avvisato in precedenza i cittadini dello svolgimento delle riprese tramite il proprio account Facebook !!

 

Spazio adesso alle parole di Mauro Cesaretti che ha visto questo film per Amicinema:
 
Un film tratto al libro “Un sacchetto di biglie” di Joseph Joffo che racconta la storia vera di due giovani fratelli ebrei. I due abitavano nella Francia occupata dai nazisti e dopo una serie di avventure riescono a ritornare a Parigi ricongiungendosi alla famiglia.

Fin dalla prima scena, lo spettatore può immedesimarsi nel ragazzo più piccolo, Joseph, colui che sente il bisogno dell’affetto dei familiari, che litiga e scherza col fratello Maurice, ma anche colui che mostra un carattere forte, deciso e che in più occasioni attesta di essere coraggioso.
La “grandezza” di Joseph si può notare, inoltre, dalla veloce crescita che il personaggio si trova a fare dopo aver ricevuto schiaffi dal padre, i quali sembrano come annientare un’ipotetica “fase adolescenziale” del ragazzo facendolo diventare subito adulto. È proprio lui, infatti, a prendere spesso in mano la situazione tra di due fratelli.

In questo film oltre al grande lavoro sui personaggi, svolto dal regista Christian Duguay, si può riconoscere anche un grande impegno sul mantenimento della veridicità della storia e sull’esaltazione del pathos.
Varie scene sono create, invece, apposta per commuovere, “far soffrire” lo spettatore usufruendo di palesi elementi kitsch.

Detto ciò, la storia risulta molto lineare e piacevole, anche se potremmo dire di essere di fonte all’ennesimo film sull’olocausto. Nonostante ciò, però, sono interessanti i messaggi che ne escono fuori dalla complicità dei due fratelli ed ho trovato di grande impatto vedere come un ragazzino possa divenire adulto di fronte ad eventi che ti cambiano la vita e non ti permettono di rimanere stupido e ingenuo.”

 

Ed ecco il trailer italiano !!

 


 

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