Una vita in 12 battute: Eric Clapton al cinema

E’ un periodo molto felice per i concerti e i documentari musicali sul grande schermo, soprattutto per i grandi chitarristi.
 
Solo pochi mesi fa abbiamo potuto ammirare il concerto di David Gilmour a Pompei e adesso e’ l’ora di un altro grandissimo virtuoso della chitarra, ovvero il grande Eric Clapton !!

 

“Clapton e’ Dio”. Con queste parole scritte in giro per Londra, Eric Clapton diventa definitivamente un “guitar hero”. È senza dubbio uno delle figure più iconiche della storia della musica: l’unico ad essere inserito per ben tre volte nella Rock and Roll Hall of Fame, diciotto volte vincitore ai Grammy Award , e universalmente riconosciuto come uno dei più grandi performer di tutti i tempi.

 
Eric Clapton life in 12 bars” diretto da Lili Zanuck raccontera’ la sua storia fatta di luci e ombre e di una musica leggendaria, solo per tre giorni 26, 27 e 28 febbraio.

 

Per raccontarvelo non potevamo non sentire il sito italiano di riferimento per “Slowhand” (cosi’ e’ soprannominato l’artista), ovvero “Eric Clapton Italia” (http://www.ericclapton.it/, https://www.facebook.com/ericclaptonitalia/), il punto di incontro di tutti gli appassionati, italiani e non, di musica ed in particolare del meraviglioso chitarrista anglo-canadese.
 
E come dicono Andrea Rossi e Manuel Marzano i due coordinatori: “Clapton non sarà sicuramente il migliore chitarrista mai esistito sulla scena, ma ha un particolare che tutti gli altri chitarristi non hanno: è Clapton.”

 

Grazie a loro abbiamo mandato all’anteprima stampa il loro inviato speciale Gabriele Petrolio e questo e’ il suo commento:
 
“L’attesa per l’uscita nelle sale italiane del documentario, presentato al Toronto International Film Festival a settembre 2017, sulla vita ed il percorso artistico di uno dei più influenti musicisti blues di tutti i tempi, carica di aspettative tutti i fan e gli appassionati di un genere considerato per molto tempo retaggio esclusivo delle comunità di schiavi afroamericani nelle piantagioni degli Stati Uniti d’America.
La prova che deve affrontare la regista e produttrice Lili Fini Zanuck è estremamente complessa: da un lato, infatti, deve condensare in 135’ i tratti essenziali della vita e del ricco percorso artistico di Eric Clapton ed al tempo stesso utilizzare chiavi di lettura nuove e coinvolgenti rispetto ad una biografia già nota a moltissimi fan.
Obiettivo pienamente raggiunto già nei primissimi secondi di proiezione, quando Clapton dimostra la sua grandezza rendendo un meritato, ma non scontato, tributo ad uno dei musicisti più grande di tutti i tempi, che ha sicuramente influenzato la sua formazione artistica.
 
Life in 12 Bars, una vita in 12 battute, è un titolo che assume significato nel corso della proiezione; il blues e le canzoni più rappresentative di questo genere sono costruiti su una struttura ripetitiva di 12 battute. La stessa vita di Clapton viene raccontata come scandita, permeata e, a tratti, imprigionata dal suo talento e dalla musica Blues che in molte occasioni sembrano privarlo del libero arbitrio; la sua missione è infatti quella di educare all’ascolto della “musica nera” superando i pregiudizi razziali, obiettivo ambizioso che spesso non lascia spazio a distrazioni.
Per Eric Clapton, apparentemente estroverso e accentratore sul palco, la musica diventa l’unico canale di comunicazione possibile per raccontare la sofferenza derivante da una storia familiare e sentimentale carica di discontinuità e sofferenze, che lo porterà più volte vicino ad una drammatica fine a causa dell’abuso di droghe e alcool.
Questa affascinante storia è raccontata da due prospettive: da una parte la narrazione principale è affidata alla voce di Clapton, che racconta il proprio percorso personale ed artistico e la percezione che ha avuto nelle diverse fasi della sua vita del mondo che lo circondava, mentre dall’altra il racconto viene arricchito dalle testimonianze dei familiari, amici, musicisti e, ovviamente, donne, che lo hanno accompagnato fino ad oggi, musicista con oltre 50 anni di attività musicale ed appagato padre di famiglia.
Per tutti i fan il documentario è un’occasione unica per entrare in contatto con foto e filmati originali delle varie epoche, in alcuni casi inediti, ed alcune bellissime tracce di voce e chitarra isolate.
Finale estremamente emozionante che chiude il cerchio rispetto all’incipit del film…assolutamente consigliato!”

 

I biglietti si possono comprare su http://clapton-alcinema.it/

 

E questo e’ il trailer di questo evento speciale !!

 


 

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