Un bellissimo road movie attraverso strade oblique

In Italia hanno per una volta lasciato giustamente il titolo originale e per “Visages, Villages” e’ stata la scelta migliore.
 
Molto apprezzato a Cannes lo scorso anno, in finale all’Oscar (sconfitto solo all’ultimo) il documentario di Agnes Varda e’ assolutamente da non perdere e arriva finalmente anche sui nostri schermi.


 

Ha ottantanove anni e fa film come se ne avesse ventinove. Agnès Varda, nello splendore dei suoi anni d’oro, è diventata una maga umanista.
Qui fa squadra con JR, street photographer che deve la sua reputazione ai giganteschi graffiti urbani e potrebbe essere definito un equivalente gallico di Banksy. Lui è un hipster beffardo e sovranamente flemmatico di trentatré anni con l’immancabile cappellino e gli occhiali da sole, lei è una leggenda della nouvelle vague, caschetto di capelli bicolore e un volto che conserva la splendida gravità che l’ha sempre contraddistinta.
Si mettono in viaggio della Francia rurale con un unico liberatorio obiettivo: in ciascun luogo visitato JR creerà giganteschi ritratti in bianco e nero degli abitanti che andranno a ricoprire case, fienili, facciate di negozi, ogni superficie libera.

 

Elisabetta LaMonica ha visto in anteprima questo film e questa e’ la sua recensione:
 
“È significativo l’inizio di questo documentario; i due protagonisti, autori-attori-registi, si sfiorano ripetutamente senza parlarsi. Ma è solo la volontà di portare avanti un progetto comune che li fa incontrare. Così nasce Visage, Village, un piccolo capolavoro, pluripremiato e insignito di molti riconoscimenti fra cui la nomination agli Oscar, nella categoria documentari. I responsabili sono Agnes Varda, regista e JR, fotografo.
I due intraprendono un viaggio all’interno della campagna francese, a bordo di un furgone camera oscura che stampa in grande formato i visi di chi si ferma ad osservare. Il progetto è quello di incollare le immagini in grande formato, nel luogo cui la persona è legata. Il risultato è così evocativo non solo del viso ma, anche del luogo… Mai senso di appartenenza è stato più efficace.
E la parola poetico trova in questo film una fra le più nitide esemplificazioni.
Oscar alla carriera alla regista Varda, strameritato!
Da vedere”

 

Visages, Villages è un documentario che reinventa il road movie, infilando strade oblique e misurando la Francia contemporanea.

 

A Milano (in lingua originale obbligatoriamente) all’Anteo, al Mexico e al Palestrina.

 

E questo e’ il trailer ufficiale !!

 


 

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