Una storia sulla paura e il rilascio dalla paura

Arriva nelle sale italiane il film che racconta l’esperienza dell’Ayahuasca e le comunità indigene dell’Amazzonia da cui proviene: da giovedì 12 aprile 2018 è nei cinema “Icaros: A Vision” di Leonor Caraballo e Matteo Norzi, con Filippo Timi, distribuito da Lab 80 film.

 

Presentato a livello internazionale alla 15esima edizione di Tribeca Film Festival a New York, in concorso nella Selezione ufficiale, e selezionato in fase di lavorazione per il progetto Atelier del Milano Film Network nei Milano Industry Days 2015, il film è girato nella giungla amazzonica peruviana e racconta il viaggio fisico e spirituale della protagonista Angelina, una giovane donna americana malata e senza possibilità di cura. Alla ricerca di un miracolo, Angelina arriva in una comunità indigena, dove incontra sciamani che praticano rituali con l’antica bevanda psichedelica Ayahuasca e un gruppo di psiconauti stranieri in cerca di trascendenza e del senso dell’esistenza.

 

Trasformata per sempre dall’esperienza, Angelina imparerà ad accettare e vivere con serenità le sue paure.


 

Ecco la nostra recensione grazie a Sara Palladini:
 
“Angelina è una giovane donna americana affetta da un cancro incurabile. Alla ricerca di una cura più spirituale che fisica, decide di recarsi in un centro di medicina naturale della selva amazzonica peruviana, dove sciamani somministrano ai pazienti Ayahuasca, un infuso a base di diverse piante amazzoniche, in grado di provocare forti allucinazioni.
L’Ayahuasca causa visioni attinenti alla vita di chi la assume; grazie alla bevanda, Angelina e gli altri pazienti non evadono dalla propria realtà, piuttosto vi si avvicinano e la comprendono più a fondo, imparando a conoscere ed affrontare le proprie paure. I registi mostrano queste allucinazioni, ma in modo non molto efficace: le immagini, che si susseguono con un ritmo molto lento, non hanno spesso un grande impatto visivo e giungono spesso a tediare lo spettatore.
Nonostante la visione della pellicola non sia semplice, il contenuti sono interessanti. L’Ayahuasca è una bevanda molto potente, che fa effetto anche sugli sciamani, come il giovane Arturo, del quale seguiamo la vicenda che si intreccia con quella di Angelina. Il film inoltre porta a ragionare sul tema della deforestazione e dell’utilizzo alternativo delle piante come fonte di cura.
Icaros mescola realtà e finzione, impiegando veri sciamani e non-attori indigeni insieme ad attori professionisti e soprattutto attinge dalla vita reale per quanto riguarda la regista Leonor Caraballo. Prima dell’inizio delle riprese infatti le fu diagnosticato un cancro incurabile, che la portò alla morte prima della conclusione del film. La donna, insieme al co-regista Matteo Norzi, sperimentò gli effetti dell’Ayahuasca, facendo sì che ciò che vediamo sullo schermo sia molto simile ai reali effetti della bevanda psichedelica.”

 

Spiega Matteo Norzi: «Diversi aspetti del nostro film sono basati sulla reale esperienza della co-regista Leonor Caraballo, che ha scoperto di avere un tumore incurabile prima dell’inizio delle riprese ed ha dedicato al progetto anima e corpo, morendo tristemente prima di poter vedere l’opera finita. Icaros: A Vision è una storia sulla paura e il rilascio dalla paura. È ambientato in un centro di medicina tradizionale amazzonica che ospita veri sciamani e non-attori indigeni della comunità Shipibo. Il film è ispirato dalla convinzione che riconoscere il valore delle piante è il modo migliore per cambiare il futuro pregiudicato dell’Amazzonia, anch’essa un paziente in fin di vita».

 

La storia si svolge a Iquitos, la stessa città in cui Herzog girò Fitzcarraldo più di 30 anni fa, e l’hotel Casa Fitzcarraldo ospita una scena chiave nel film.

 

E questo e’ il trailer ufficiale !!

 


 

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