“Il Terzo Segreto di Satira” è un collettivo di autori/videomakers che, dal 2011, produce e pubblica sul web e in televisione video di satira sociale/politica (li trovate su https://www.youtube.com/user/TerzoSegreto).
Adesso debuttano alla regia con questa divertente commedia dal titolo “Si muore tutti democristiani” che esce questa settimana al cinema.
Stefano (Marco Ripoldi), Fabrizio (Massimiliano Loizzi) ed Enrico (Walter Leonardi) sono amici da una vita legati dagli stessi ideali e dagli stessi sogni. Insieme gestiscono una piccola casa di produzione con la speranza di tornare a realizzare documentari a tema sociale.
Quel tanto desiderato progetto sembra finalmente arrivare insieme a un considerevole guadagno economico, ma anche a un patto che potrebbe azzerare tutto ciò in cui hanno sempre creduto. E una grande domanda li turba profondamente giorno e notte: “Meglio fare cose pulite con i soldi sporchi, o cose sporche con soldi puliti?”
Cosa decideranno “i nostri eroi”? Rifiuteranno il lavoro, rimanendo “sfigati”, ma puri? Oppure accetteranno la proposta, stravolgendo le loro vite e i loro principi?
Nel cast Marco Ripoldi, Massimiliano Loizzi, Walter Leonardi, Renato Avallone, Valentina Lodovini, Martina De Santis e Francesco Mandelli.
Fabio Bresciani era presente all’anteprima stampa e allora sentiamo il suo commento:
“Il Terzo Segreto di Satira è un gruppo composto da Belfiore, Bonacina, Rossi, Fadenti e Mazzarella che ha studiato cinema alla Civica di Milano dove si trovavano in minoranza perché erano tra i pochi che aspiravano al genere della commedia. Così trovarono su Youtube il loro sbocco naturale, sfornando video ironici, intelligenti e graffianti. La loro satira coinvolge la politica, ma non tanto i politici quanto le persone come stereotipi umani in cui riconoscersi. Con “Si muore tutti democristiani” portano la loro abilità al cinema raccontando di tre quarantenni videomaker impegnati di sinistra posti davanti al quesito se accettare o meno l’offerta di 150 mila euro di una onlus per girare un documentario sulla povertà in Africa. Successivamente si scopre che la provenienza del denaro di questa onlus non sia affatto legale. Quindi tutti e tre, dopo l’euforia iniziale per l’occasione di abbandonare la vita da precari, si scontrano con il dubbio che stiano tradendo i loro ideali venendo a patti con questa scelta. È possibile a quarant’anni essere ancora duri e puri? Per il Terzo Segreto la parola democristiano fa rima con imborghesimento e conformismo. Cambiamenti a cui si tende che avvengono spesso sottotraccia. È moralmente accettabile fare cose pulite con soldi sporchi? Il destino di chi nasce contestatore è di morire contestato.
Il film alterna bene momenti comici molto spassosi a momenti di riflessione. I personaggi sono ben sviluppati. Particolarmente efficaci sono le scene in cui l’Anpi, commissionando loro un video sul 25 aprile, prima dice di volere osare e poi finisce per bocciare l’idea di una coppia gay con un bimbo in braccio oppure quella in cui Stefano acquista a prezzo alto l’ombrello di marca, e non quello sgangherato venduto dal cingalese, che spiega la latente conflittualità dell’integrazione con lo straniero nelle grandi città. I registi hanno dichiarato: “La vera difficoltà sta, in un’Italia in crisi dal punto di vista economico ma non solo, nel mantenere un equilibrio tra coerenza e compromesso, cosa che non riesce ai protagonisti del nostro film e forse neanche a noi. La storia vuole anche essere metafora della sinistra italiana e della sua mutazione “renziana”.
Il film si chiude in modo non consolatorio anche con una vena nostalgica, perché ci si chiede se siamo meglio oggi o eravamo meglio a vent’anni. Domanda difficilissima, ma il pregio è che anche dopo aver visto il film continua a girarti in testa.”
Una riflessione ironica e impietosa sul compromesso, narrata con i toni dell’umorismo e della commedia e una lapidaria conclusione: “nasci contestatore, muori contestato”.
E finiamo con il divertente trailer italiano !!