Una storia di riscatto e umanita’

In concorso in questi giorni al Festival di Cannes con contorno di ottime recensioni dalla stampa cartacea e web speriamo che “Dogman” di Matteo Garrone possa strappare qualche premio importante nella premiazione finale di domenica prossima.
 
Intanto esce nelle sale italiani e potremo noi anticipare il verdetto della giuria.

 

In una periferia sospesa tra metropoli e natura selvaggia, dove l’unica legge sembra essere quella del più forte, Marcello è un uomo piccolo e mite che divide le sue giornate tra il lavoro nel suo modesto salone di toelettatura per cani, l’amore per la figlia Sofia, e un ambiguo rapporto di sudditanza con Simoncino, un ex pugile che terrorizza l’intero quartiere. Dopo l’ennesima sopraffazione, deciso a riaffermare la propria dignità, Marcello immaginerà una vendetta dall’esito inaspettato.

 

Nel cast Marcello Fonte, Edoardo Pesce, Nunzia Schiano e Adamo Dionisi.


 

Sentiamo il commento di Maurizio Nicolai che ha visto questo film quasi in contemporanea con Cannes:
 
“Un film livido, cupo, violento, distante. Sicuramente, siamo tutti più buoni e con molti meno problemi di quest’umanità varia che si arrangia in quel di Castel Volturno, macerie e rispettabilità.
Ambientazione specchio del degrado, etico e strutturale; fotografia, luci e correzioni perfette, clima degno di tanto contorno.
Marcello un candido sprovveduto, toelettatore per cani e spacciatore a tempo perso, è pervaso d’amore per i suoi animali e la figlia condivisa, e Marcello Fonte ne è splendido interprete, Simoncino (Edoardo Pesce) rappresenta il tipo umano che non vorremmo mai incontrare.
Quanto al tema, Davide contro Golia, è tanto scontato quanto perso in partenza, e la morale del sopravvivere ai compromessi, del riscatto, muore insieme alla vittima.
Restano i cani allibiti di fronte alla bestialità umana. I dieci minuti di applausi a Cannes mi paiono eccessivi.”

 

E non potevamo non citarvi le parole di Garrone nella conferenza stampa francese:
 
“Questa è una storia che poteva succedere a chiunque di noi, e per questo non volevamo cadere nel cliché del personaggio trasformato in un mostro.
La forza del personaggio di Marcello è di riuscire a trasmettere comunque umanità e dolcezza: lui rimane incastrato dentro a meccanismi che non gli appartengono. E fino alla fine riesce a non trasformarsi in mostro. Marcello è un personaggio naif e la sua grande umanità credo sia la forza del film
Abbiamo girato a Villaggio Coppola (frazione di Castel Volturno), lo stesso dove avevo girato il mio primo film “L’Imbalsamatore” e parte di “Gomorra”.
È un posto che dà l’idea di un villaggio western, un luogo di frontiera che diventa anche metafora della società in cui viviamo Un posto dalla luce magica dove ogni volta che giravamo c’era la luce giusta per quella scena lì.”

 

Segnatevi comunque la data del 23 maggio perche’ vedremo questo imperdibile film nella quarta uscita del mese di Amicinema !!

 

Ecco l’intenso trailer !!

 


 

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