L’ultimo poliziotto onesto della Polonia

Gli ultimi anni della sua vita non sono stati molto sereni e per questo i film di Jim Carrey sono stati molti rari e per questo siamo contenti di rivederlo come protagonista principale in questo “Dark Crimes“.

 

Tadek è “l’ultimo poliziotto onesto della Polonia” e vuole coronare la propria carriera con un ultimo successo. Indaga infatti un caso irrisolto, di alcuni anni prima: il brutale omicidio dell’abituale frequentatore di un club BDSM, The Cage. Tadek nota che vi si è recato spesso anche lo scrittore, Kozlow, che in un romanzo ha raccontato un omicidio pressoché identico.
Partendo proprio dal testo letterario, il detective indaga lo scrittore e la sua compagna Kasia, che è una ex ragazza del The Cage. L’indagine è però mal vista dai superiori di Tadek, che preferirebbero se ne andasse in pensione in fretta, così come non è supportata dalla glaciale famiglia di lui, trascinata in un baratro dall’ossessione dell’uomo.
Kozlow infatti accusa Tadek di perseguitarlo, alzando la posta in gioco della sfida e facendone una questione personale.

 

Basato sull’articolo di David Grann pubblicato dal New Yorker intitolato “True Crimes – A Postmodern Murder Mystery”, “Dark Crimes” è diretto dal greco Alexandros Avranas (Leone d’argento nel 2013 per il bellissimo “Miss Violence”) ed interpretato anche da Charlotte Gainsbourg e Robert Wieckiewicz.


 

Jim Carrey ha recentemente dichiarato al Corriere della Sera:
 
Mi ha affascinato il copione di questo detective drama che scava nelle ossessioni di chi frequenta un club dove si consuma sesso. Oggi come attore non mi interessa il successo, ma la scelta di storie che mi coinvolgono come essere umano e come cittadino di questo mondo confuso nel quale siamo tutti immersi con intorno una ragnatela di relazioni problematiche.
Tutto si consuma in fretta e non riusciamo più a sentire la malinconia del grande Charlie Chaplin.
Finalmente sono solo e soltanto Jim Carrey. Non più ho maschere. Sono così anche sui social dove non mi presento come attore, ma come scultore e pittore. Basta anche con i ritratti dell’anima torturata di un uomo che voleva andare contro una certa Hollywood serializzata.
Poi, ovviamente, recito perché bisogna lavorare.
Fare l’attore è un gioco pericoloso e ingannevole, vivi altre vite, perdi la tua. Il distacco mi è servito a crescere come persona e anche come interprete. La fama ti toglie molte consapevolezze, ti avvolge in una nebbia. Ho fatto mio nella sua interiorità il poliziotto onesto della Polonia, in passato spesso erano i miei personaggi a impadronirsi della mia vita più vera.”

 

Ecco il trailer ufficiale del film !!

 


 

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