Grande successo e Oscar per “Le vite degli altri”, grande flop (anche esagerato) per “The Tourist” (che probabilmente diventerà un guilty-pleasure futuro).
Florian Henckel Von Donnersmarck non conosce mezze misure e all’ultimo festival di Venezia era in concorso con questo “Opera senza autore” che pero’ non ha ancora sciolto il giudizio finale sul regista tedesco.
Ispirato a fatti realmente accaduti, il film racconta tre epoche di storia tedesca attraverso l’intensa vita dell’artista Kurt Barnert (Tom Schilling), dal suo amore appassionato per Elisabeth (Paula Beer), al complicato rapporto con il suocero, l’ambiguo Professor Seeband (Sebastian Koch) che, disapprovando la scelta della figlia, cerca di porre fine alla relazione tra Kurt ed Elisabeth.
Quello che nessuno sa è che le loro vite sono già legate da un terribile crimine commesso da Seeband decenni prima.
Ecco la recensione di Elisabetta LaMonica che ha visto per Amicinema questo film:
“È un film che parla di storia, di arte e dell’indissolubile legame che c’è tra loro. È il nuovo film del regista tedesco Florian Henckel van Donnersmarck, reso celebre dal suo Le vite degli altri. Rappresenta la storia tedesca più buia e la vita del protagonista, prende spunto da quella del pittore Gerhard Richter. Ambientato nella Germania nazista, il protagonista Kurt Barnet (Tom Schilling) cresce incoraggiato all’arte, complice la zia Elisabeth (Saskia Rosendahl). C’è un legame speciale fra i due, che viene spezzato quando Elisabeth mostra stravaganze ritenute pericolose. La sua è, secondo il professor Seeband (Sebastian Koch) e l’eugenetica nazista, una vita di nessun valore… Segnato da questo profondo dolore Kurt si dedica completamente alla pittura facendo dell’arte il suo lavoro prima, la sua vita poi. In Accademia conosce Ellie (Paula Beer) s’innamora e si sposa…
Nel film non è tutto così semplice ma non voglio togliere il piacere di scoprirlo!
Insieme poi, si trasferiranno a Dusseldorf… Qui Kurt troverà la sua vera espressione artistica, fino alla sua prima mostra personale dal titolo Opera Senza Autore… Sembra quasi che la regia voglia dire che: È attraverso l’arte che un’anima sofferente trova conforto, così come i crimini più efferati, solo attraverso l’arte possono essere completamente denunciati e giustiziati! È un film complesso, rievoca fatti storici tristemente noti, ma è anche intriso di valori che proprio quei fatti storici volevano cancellare. Ben recitato il film, scorre con un susseguirsi di emozioni che fanno dimenticare il fatto che duri 180 minuti o poco più. Merita di essere visto.”
Spazio finale al trailer ufficiale !!